Giuseppe Compagnoni (Lugo di Romagna, 1754–Milano, 1833) è stato uomo politico e uomo di lettere. Dal 1787 al 1796 fu segretario della famiglia Bentivoglio d'Aragona, a Venezia, dove fu anche direttore della gazzetta “Notizie del Mondo”. Di idee illuministe, fu segretario generale della Confederazione Cispadana. Eletto deputato al Congresso di Reggio Emilia, propose l'adozione del tricolore come bandiera nazionale italiana, il 7 gennaio 1797. Gli fu affidata la prima cattedra in Europa di Diritto Costituzionale, a Ferrara. Da quel corso si originò il testo degli Elementi di diritto costituzionale democratico, ossia principj di giuspubblico universale, in cui Compagnoni univa le idee democratiche, ispirate al più radicale illuminismo, con le idee del nuovo costituzionalismo. Fu tra i difensori, in Europa, degli ebrei. Non ammetteva assolutamente la pena di morte, in nessuna ipotesi: fu il primo a sostenere che dovesse essere abolita e sostituita con la condanna all'esilio. Scrisse anche un trattato di chimica rivolto alle sole donne (Chimica per le donne, 1796) e un volume di memorie autobiografiche.

Ha pubblicato con Spirali:
• Elementi di diritto costituzionale democratico (1797) (2008)