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Elena Georgievna Bonner
 
Elena Georgievna Bonner
 
Elena Georgievna Bonner (Merv, 1923 - Boston, 2011)

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Medico pediatra, attivista per i diritti umani, moglie del fisico e premio Nobel Andrej Sacharov, presidente della Commissione Diritti Umani.

Elena Bonner era figlia di un dirigente comunista armeno e di una comunista siberiana. Nel 1937, quando suo padre viene arrestato (morirà giustiziato nel 1938), Elena si trasferisce da Mosca a Leningrado con sua madre Ruth, che sarà arrestata comunque in quello stesso anno e condannata ai lavori forzati come "moglie di un traditore". Allo scoppio della guerra, Elena, conclusi gli studi superiori in una scuola di Leningrado, si arruola come infermiera volontaria e viene ferita due volte. Nel 1945 viene infine congedata con menzione d'onore come luogotenente e veterana disabile. Dopo la laurea in medicina conseguita presso il Primo Istituto di Medicina di Leningrado, lavora come pediatra e dottore di distretto, dedicandosi contemporaneamente all'editoria. Nel 1965, il matrimonio con un suo compagno di studi, Ivan Semyonov, porta alla nascita di due figli, ma si conclude nel 1965. Solo dopo la fine della guerra Elena Bonner riesce a ristabilire i contatti con sua madre Ruth, che comunque dovrà aspettare fino al 1956 per essere liberata e ottenere una pensione. Negli anni settanta, Elena vive nell'appartamento assegnato dallo Stato a sua madre, frequentando scrittori e artisti, ma anche aiutando i prigionieri del regime e i loro familiari. Nell'ottobre 1970, incontra Andrej Sacharov, come lei attivista nella battaglia per l'affermazione dei diritti umani nella regione di Kaluga. Il matrimonio con Sacharov, celebrato l'anno successivo, cambia la sua vita: Elena abbandona il lavoro e si dedica al marito e alla sua attività, rappresentandolo anche in occasione di impegni ufficiali, come per la cerimonia di assegnazione del premio Nobel per la pace nel 1975. Nel 1980, Sacharov viene esiliato nella città di Gorkij e, nel 1984, anche Elena viene processata per sovversione antisovietica e condannata all'esilio, con divieto assoluto di abbandonare i confini della città. Nel 1986 Michail Gorbaciov chiede personalmente ai coniugi Sacharov di tornare a Mosca.

Ha pubblicato con Spirali:
Madri e figlie (2003)

Echi dal Web

In Russia non c’è più il comunismo, ma ci sono troppi comunisti al potere e poca libertà economica e civile (da libertiamo.it)