Filosofo francese, anticipatore della filosofia comparata, della semiologia e del pensiero comparatista.
Joseph-Marie Degérando nasce a Lione nel 1772, muore a Parigi nel 1842. Fu dapprincipio seguace della dottrina di Condillac. Gran parte della sua opera è diretta all'esame del problema dell'origine delle idee. Il suo pensiero rivela un progressivo allontanarsi dall'originario illuminismo verso lo spiritualismo.
La sua filosofia parte da una teoria dei segni e delle sue relazione con la conoscenza.
Ogni conoscenza è formata all'inizio dalle sensazioni. Queste danno origine ad una percezione. Nella relazione tra la percezione e colui che precepisce o l'oggetto percepito si formano a sua volta i giudizi. I segni consistono in sostituti, presenti nello spirito, di percezioni che non si sono mai presentate. I segni non costituiscono la condizione affinché una percezione possa avvenire, al contrario, è a quella percezione che si può attribuire nascita e formazione dei segni.
Per Degérando il progresso di una scienza non deriva dalla classificazione del suo linguaggio, visto che è questa classificazione ad essere conseguenza del progresso empirico. Il linguaggio, infatti, è costituito da segni che possiedono la funzione di preservare ciò che scoprono; non potendo dar conto di ciò che ancora non è, essi non hanno in se stessi il potere della scoperta.
Questo pensiero si oppone, quindi, al tentativo di creare un linguaggio universale di tutte le scienze basato sul modello matematico. La matematica per il filosofo non è capace di esprimere le diverse realtà e forme di conoscenza; è necessario trovare un linguaggio appropriato a ogni ambito di esperienza, poiché per ogni singolo caso utilizziamo un differente processo mentale, talché a ogni pluralità di segni differenti si formano distinte relazioni tra questi segni.
Ha pubblicato con Spirali:
• I segni e l'arte di pensare (1991)