Inventore della fenomenologia.
Edmund Husserl, filosofo tedesco (Prossnitz, Moravia, 1859 - Friburgo, Baden, 1938). Figlio di un commerciante ebreo, studiò matematica a Lipsia, Berlino e Vienna. A Berlino fu influenzato in modo decisivo dalla scuola di rigore scientifico di Weierstrass. Seguì poi a Vienna le lezioni di F. Brentano, la cui psicologia descrittiva, incentrata intorno alla nozione-chiave di intenzionalità, alimentò tutta la sua riflessione successiva (Philosophie der Arithmetik, 1891). Fu quindi libero docente a Halle e professore a Gottinga (1901-16), e raggiunse il massimo prestigio e la più larga fama a Friburgo (1916-28), dove nel 1933 venne radiato dal corpo accademico in forza delle leggi razziali. Lo sviluppo della ricerca di Husserl è scandito solo imperfettamente dalle principali opere apparse durante la sua vita: Logische Untersuchungen (2 vol., 1900 e 1901; Ricerche logiche), Philosophie als strenge Wissenschaft (su "Logos", 1910-11; Filosofia come scienza rigorosa), Ideen zu einer reinen Phänomenologie und phänomenologischen Philosophie, I, Allgemeine Einführung in die reine Phänomenologie (1913; Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica, I, Introduzione generale alla fenomenologia pura), Vorlesungen zur Phänomenologie des inneren Zeitbewusstseins (1928; Lezioni sulla fenomenologia della coscienza interna del tempo), Formale und transzendentale Logik (1929), Méditations Cartésiennes (1931). Vanno infatti tenuti in almeno pari considerazione gli scritti: Erfahrung und Urteil (postumo, 1939; Esperienza e giudizio), il II e il III volume di Ideen, Phänomenologische Untersuchungen zur Konstitution (1952; Ricerche fenomenologiche sopra la Costituzione) e Die Phänomenologie und die Fundamente der Wissenschaften (1952; La fenomenologia e i fondamenti delle scienze); Die Krisis der europäischen Wissenschaften (1954; La crisi delle scienze europee).
Ha pubblicato con Spirali:
• Semiotica (1984)