Scrittrice e poetessa russa dissidente, membro dell'International P.e.n. worldwide association of writers.
Irina Ratushinskaya, nasce il 4 marzo del 1954 nella cittā di Odessa da Boris Leonidovich ed Irina Valentinovna Ratushinsky. Suo padre era un assistente tecnico e sua madre un'insegnante. Irina frequenta l'universitā della sua cittā e si laurea in fisica nel 1976.
Nel 1982 con l'accusa di essere un'agitatrice anti-sovietica viene condannata a sette anni di lavori forzati. Dopo quattro anni di reclusione viene rilasciata e nel 1986 alla vigilia del Summit di ottobre di Reykjavik tra Ronald Reagan e Mikhail Gorbachev, per concessione dello stato sovietico dell'ovest, Irina Ratushinskaya č finalmente libera.
Durante il periodo di prigionia ha continuato a scrivere poesie. Mentre i suoi lavori precedenti si incentravano sull'amore, la teologia cristiana e non certamente sulla politica come sostenevano i suoi accusatori, quelli scritti durante la detenzione, scritti su saponette (250 circa) o imparati a memoria, raccontano degli orrori subiti durante la detenzione.
Nel 1987 Irina riceve negli Stati Uniti il premio Religious Freedom Award dall'Institute on Religion and Democracy.
Ha pubblicato con Spirali:
• Il convoglio d'oro (1994)