Studioso dell'isteria, discepolo di Charcot.
Paul Richer nasce a Chartres nel 1849. È fra gli allievi prediletti di Charcot e con lui intrattiene una lunga collaborazione alla Salpetrière; nell'ambito della scuola è Richer ad occuparsi in modo particolare della "grande hystérie", puntualizzando le ricerche del maestro e di Bourneville sul "grande attacco isterico".
In questo fervore di ricerca definisce una nuova forma nosologica, l’"istero-epilessia": il quadro, a cui dedica nel 1879 la tesi, avrà notevole importanza nelle considerazioni teoriche e nelle descrizioni cliniche della linea inaugurata da Charcot.
Se Legrand du Saulle introduce alla Salpetrière la fotografia quale metodo di ricerca in psichiatria, Richer, interprete del punto di vista di Charcot, unisce passione descrittiva e interesse grafico nel delineare le posture dell’isteria. Notissimi i suoi disegni in china, vere istantanee delle quattro fasi dell'attacco istero-epilettico. Il disegno coglie i particolari come l'esplorazione semeiologica, tende alla perfetta ripetizione
del dato reale e alcune di queste tavole sono del tutto equivalenti alle fotografie scattate da Londe nel laboratorio della Salpetrière.
Con Charcot, Richer pubblica nel 1887
Les démoniaques dans l'art (edito da Spirali col titolo
Le indemoniate nell’arte, 1980) un testo singolare, curato nelle schede e nella iconografia, teso a ribadire l’isteria quale figura naturale della psicopatologia capace di
attraversare secoli e culture diverse sempre esibendo caratteri "oggettivi" che si compongono "secondo una regola fissa e immutabile".
Sempre con Charcot, collabora alla famosa relazione (tenuta nel 1882 all'Académie), che propone l’ipnotismo alla comunità scientifica e lo individua quale modello speciale dei quadri dell’isteria.
Per lungo tempo, parallelamente agli incarichi prestigiosi all'Académie de Médecine, insegna Anatomia
Artistica alla Scuola di Belle Arti di Parigi. Si spegne a Parigi il 17 dicembre 1933.
Ha pubblicato con Spirali:
• Le indemoniate nell'arte (1980)