Impresario di spettacoli, gestore di teatri e di circoli culturali, amico di Esenin e di Pasternak, poi libraio e, da ultimo, "dattilografo".

Boris Lunin (Mosca 1892 – San Pietroburgo 1960), è noto come scrittore e filosofo. Lunin, come racconta Jurij Naghibin: "Incomincia a scrivere le sue note quando la vita sembra sfuggirgli di mano. Scrive della vita, della morte, dell'eternità. Di tanto in tanto, ricorda Pietroburgo, l'infanzia, i genitori, quasi per cercare di capire il destino di queste cose. Scrive soprattutto della morte, ma non in modo olimpico: piuttosto come un profeta biblico che implora il cielo a squarciagola, tenendo perennemente aperto il suo conto con Dio. Con la sua miracolosa arte di raccontare – ironica, poetica, pittorica –, Lunin apre a noi una ricerca che ha rilievo non per 'dove' porta ma per 'come' porta".

Ha pubblicato con Spirali:
• Note non casuali (1993)