Isaia Ben Dasan racconta degli ebrei e dei giapponesi attraverso una moltitudine di similitudini. I giapponesi come gli ebrei testimoni da vittime del razzismo e della discriminazione; protagonisti dell'innovazione e dell'invenzione; cosmopoliti di natura; apolidi per necessità e tuttavia sempre legati alla loro cultura di origine. Estratto del libro
Fu Theodor Herzl, il padre dello stato ebraico, a coniare l'espressione "ghetto interiore e ghetto esteriore". Gli ebrei vengono rinchiusi nei ghetti, e finché restano lì dentro sono sicuri e liberi – almeno nei paesi non totalitari. Ma quando ne escono, quando diventano "ebrei assimilati", allora devono avvolgere intorno al loro spirito un drappo nero e condurre una vita assolutamente contraria ai loro sentimenti. Devono, in altre parole, vivere come quei "cristiani nascosti" che, per scampare alle persecuzioni in Giappone, facevano mostra di credere nel buddhismo. È lo spirito a trovarsi rinchiuso in un ghetto. Se è stato Herzl a impiegare per primo l'espressione "ghetto interiore e ghetto esteriore", questo costume esiste però tra gli ebrei sin dall'antichità. Come nel medioevo esistevano i "cristiani nascosti", così ci sono sempre stati gli "ebrei nascosti". Erano particolarmente numerosi in Spagna, dove le persecuzioni religiose furono più violente: l'Inquisizione era nata appositamente per combattere quegli ebrei detti "marrani". [...]
I giapponesi, eccettuato il caso dei "cristiani nascosti", non hanno avuto esperienze simili. In generale, i giapponesi sono stati liberi. È errato pensare che i giapponesi non riescano a comprendere la fortuna di essere liberi, per il fatto che la libertà è stata data loro improvvisamente dopo la seconda guerra mondiale. Io che sono nato e sono stato educato nel Giappone d'anteguerra, posso affermare che, anche a volerlo cercare, non si sarebbe trovato in nessun luogo un ghetto, né "esteriore" né "interiore". [...] al tempo in cui l'ambasciata israeliana in Giappone era ancora a livello di legazione, un segretario che vi lavorava, e che con i giapponesi era in stretto rapporto, osservò con acume: "I giapponesi hanno la ferma convinzione di poter sempre avere gratuitamente acqua e sicurezza".
Quarta di copertina
Gli Ebrei sono i Giapponesi del Mediterraneo.
I Giapponesi sono gli Ebrei del Pacifico.
Un confronto finora impossibile che viene giocato, oggi, in maniera decisiva per il pianeta.
Ebrei e Giapponesi sono gli esponenti principali delle conquiste dell'ingegneria elettronica.
Come i Giapponesi sono giunti non solo all'innovazione ma anche all'invenzione? Come gli Ebrei hanno posto le premesse di ogni invenzione?
La storia degli Ebrei e la storia dei Giapponesi rasenta spesso la storia dell'internazionalismo e dell'intersettorialità, contro cui si scagliano i vari razzismi.
Il costo della sicurezza, della libertà e dell'acqua – I cristiani nascosti e gli ebrei nascosti
Il riso e le pecore. Dio a quattro zampe – La funzione dei sacerdoti e la funzione dei fuoricasta
Le zanne e il collo di Crono – Il tempo del cielo, le condizioni della terra, l'armonia degli uomini
Il popolo delle ville e il popolo delle strade – "Lettere da Giacarta". Il saluto a salve.
Il calendario occidentale
Geni e nani in politica – Il sogno di Zaccaria e di Onda Moku
Una decisione unanime è nulla – La regola del Sinedrio e la "legge al di là della legge"
I seguaci del nipponismo. I seguaci del giudaismo – Gli ebrei sono ebrei
Di nuovo sui seguaci del nipponismo – Il modo di vivere di una persona che incarna il nipponismo
Ancora sui seguaci del nipponismo – Relazioni familiari e relazioni contrattuali
Una bellissima traduzione sbagliata: "Un cavallo pallido" – Mondo dell'apocalisse e mondo dell'umore
Popoli senza nascite verginali – Nazioni con relazioni di consanguineità e nazioni con elezione
Persecuzioni incombenti sui giapponesi – Diplostoon. Tokio. Bianchi onorari
Alcuni reclami – Chi di spada ferisce di spada perisce. Occhio per occhio, dente per dente
Dai bordi della piscina – Popolo dell'abaco e popolo delle formule
Per concludere, tre canti
L'ultimo voto. Postilla
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