Estratto del libro
Tenero lume
Tenero lume - inverecondo cazzo -
dalla - cadente - sfontata - fatinosa -
grancantevole - perigli per perigli -
- o lion di Bretagna! -
E di stoppa fiatare - soste al buio – e
spericolate lucentissime oh/ah -
glaucopis, mericana - sciroccante -
o godeva poliché -
Triangolo / ministra
copulazione / o
Ariele / notte
vivrò per ténere / vedrò per Venere
notturnia tellus - miserere (alla lettera)
il vento calmo del cormìo perduto
Quarta di copertina
"Sono stato realista in un mondo chiuso e contadino, sono stato 'impegnato' in una politica fredda a senso unico quando le cose del mondo stavano cambiando... Sono stato, poi, 'sperimentale' — forse, credo intensamente, lo sono tuttora". Così Gilberto Finzi parla della sua poesia: ama il suo passato e persino la tomba di silenzio di libri precursori come L'Alto Medioevo nel suo più-brutale ricorso, ai nostri giorni; e cita le intuizioni linguistiche di Giuliano Gramigna a proposito di Morire di pace, autobiografia allo scoperto, di metà vita, e le connessioni di Antonio Porta sulla deformazione rabbiosa e scapigliata di alcune di queste ultime poesie uscite sull'"Almanacco dello Specchio" (n°9, 1980).
Oggi, in una situazione di profondo malessere, lo scrittore ha dato mano a testi antichi e moderni, leggendo, chiosando, ricreando (e certi modelli poetici, per qualche oscura via, operano anche a partire dal suo lavoro critico e saggistico). La sua attuale poesia è — che cosa? metafisica? irreale? astratta? Tenta di esprimere la parte chiara e quella oscura della realtà. Accetta e fa proprio il gioco e il divertissement. Cerca, nella cultura e nel linguaggio in quanto uniche realtà umane, i virtuosismi di gin nuovo trobar clus, a tratti volgare ma sempre allusivo e volto all'Altro. Finzi in Tre formule di desiderio indaga la pagina più autentica della follia generazionale, e intanto il suono, la forma chiusa, la materia verbale della poesia agiscono sull'immaginazione come invenzioni e sogni di significato.
Prefazione di Giuliano Gramigna
I. Tre formule di desiderio
II.
Patroclo
Missione
Collisioni
Tenero lume
Interni
A cielo chiuso
Deriva dei continenti
Mia figlia e la poesia "difficile"
La breve follia
Paola
Partigiana
Alighieri
Di notte, sulla condizione politica
Due poesie "in memoria"
1. oche selvagge
2. un dito in cuore
III. Scritte su pagine bianche di libri
Scritta su Stranezze di Sandro Penna
Scritta su Quaderno di quattro anni di Eugenio Montale
Scritta su La disuguaglianza fra gli uomini di Roberto Guidacci
Scritta su Perdita d'aureola di Fausto Curi
Scritta su Il libro di sabbia di Jorge Luis Borges
Scritta su L'Abbazia degl'incubi di Thomas Love Peacock
Scritta su Il re del magazzino di Antonio Porta
Scritta su Al fuoco della controversia di Mario Luzi
Scritta su Poesie e realtà '45-'75, antologia di Gian Carlo Majorino
Scritta su Margherite e rosolacci di Rocco Scotellaro
Scritta su Poesie di Alfred Jerry
Scritta su Ip(p)ogrammi di Giuseppe Favati
Scritta su Il galateo in Bosco di Andrea Zanzotto
Scritta su Poesie di Giosue Carducci
Scritta su Goccie d'inchiostro di Carlo Dossi
Scritta su Il mercato delle lettere di Gian Carlo Ferretti
Scritta su Lettere di Dino Campana
Scritta su Minima moralia di Theodor W. Adorno
Scritta su Stracciafoglio di Edoardo Sanguineti
Scritta su libro-a-venire (che non esiste)
Scritta su Confuso sogno di Sandro Penna
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