Estratto del libro
[...] Come il pensiero moderno si pone sotto il segno del nichilismo nietzschiano (e questo è stato espresso nella maniera forse più chiara e incisiva da Heidegger), allo stesso modo, sotto tale nichilismo, si pone anche la sua particolare trattazione del mondo.
Ora il fine del nostro lavoro non è in alcun modo storico-pedagogico, come forse avviene in Loewith, la cui esposizione della storia della metafisica post-cristiana vuole coscientemente "essere una introduzione alla filosofia che la liberi dalla sua gravosa tradizione teologica". La nostra intenzione è invece quella di rappresentare la struttura del mondo così come venne scoperta da alcuni dei maggiori filosofi del nostro tempo. Con questo dovrebbe chiarirsi sempre più nel corso del nostro lavoro il carattere appropriato delle parole di Merleau-Ponty quando affermava: "Ciò che Sant'Agostino diceva del tempo: che esso è perfettamente familiare a ognuno, ma che nessuno di noi può spiegarlo agli altri, va detto del mondo". Anche il più serio impegno del pensiero moderno, liberato dal peso della zavorra teologica, sembra non avere affatto risolto in modo definitivo l'enigma del mondo; anzi, il segreto che avvolge il concetto di mondo come un fine ed elaborato velo pare diventato più complesso anziché più semplice.
Ancora alcune brevi osservazioni, prima di iniziare a trattare il nostro problema. Innanzitutto, il nostro punto di partenza è Kant. Questa scelta non è arbitraria; essa si offre a noi come ovvia: Kant esprime, come "distruttore universale", una profonda e decisiva cesura all'interno del processo di emancipazione della metafisica moderna. In secondo luogo, nella nostra esposizione abbiamo accolto anche i risultati della moderna astrofisica. Per ciò l'idea guida era la domanda se si trovi forse qui la chiave per la soluzione dell'enigma del mondo.
Quarta di copertina
Un grande filosofo ebreo tedesco di Tel Aviv scrive la storia e la teoria del ventesimo secolo, in apertura del terzo millennio. "Filosofo e studioso di talento", lo definisce Emmanuel Lévinas. E ancora: "Siamo in molti a Parigi e in Israele ad aspettare questo libro".
Introduzione
CAPITOLO I - La fine della cosmologia razionale
Il concetto di mondo in Kant
Il concetto cosmologico di mondo
A. Leibniz
B. Christian Wolff
C. Immanuel Kant
a. L'idea cosmologica del mondo
b. Il concetto esistenziale di mondo
c. Il mondo intelligibile
CAPITOLO II - Il contributo della scienza moderna al problema del mondo
CAPITOLO III - La scuola empirico-positivista
A. Bertrand Russell
B. Ludwig Wittgenstein
C.-D. Rudolf Carnap e Nelson Goodman
E. Alfred J. Ayer
CAPITOLO IV - La scuola evoluzionistica
A. Henri Bergson
B. Alfred N. Whitehead
CAPITOLO V - La scuola fenomenologica
A. Il concetto husserliano di mondo
B. Il concetto heideggeriano di mondo
a. Essere e tempo
b. Dell'essenza del fondamento
c. Mondo e opera
d. Mondo e cosa
e. Mondo e linguaggio
f. Mondo e essere
C. Eugen Fink
D. Il concetto di mondo in Merleau-Ponty
a. Il concetto di mondo nella "Phénoménologie de la perception"
b. Il concetto di mondo in "Le visible et l'invisible"
E. Nikolai Hartmann
Conclusione
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