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Bataille, Lévinas, Blanchot. Un sapere passionale
Rocco Ronchi
Bataille, Lévinas, Blanchot. Un sapere passionale
Anno: 1985
Pagine: 233
Prezzo: € 14,46
Dimensioni: cm 14,0x21,0
Legatura: brossura

Collana: Come pensare. Collana di filosofia diretta da Carlo Sini
ISBN: 8877701188

Estratto del libro
Per giustificare il titolo di questo libro, titolo forse enigmatico, si deve senz'altro al lettore una qualche introduttiva spiegazione. Quale passione infatti inquieta il "dire" di questi autori che qui vengono presentati come se articolassero, in modi differenti, una medesima questione essenziale? E che tipo di "sapere" è questo che sembra essere condannato a nulla poter dire di ciò che più ama? Perché se è un certo pazein, un certo soffrire, a caratterizzare questo sapere, ciò allora significa che esso è nella impossibilità costitutiva di realizzarsi come vero sapere, come sapere cioè adeguato al proprio oggetto. Un interdetto generalissimo sembra dunque escludere l'oggetto cercato dalla possibilità di accedere alla luminosa radura del concetto. Una legge inflessibile e imperscrutabile sembra destinare questo sapere a restare indefinitamente filo‑sofico, amante infelice e appassionato di un oggetto che non potrà mai possedere, amante perciò non estraneo ad una sottile forma di perversione (voyeurismo?) se è vero, come è vero, che è soprattutto "nell'immagine erotica, quando è dipinta freddamente" che il dramma dell'"oggetto appassionatamente cercato, appassionatamente rifiutato" può venire con più rigore significato (Yves Bonnefoy). Da ciò deriva quella strana impressione di somiglianza che lega questa filo‑sofia errante a quella teologia astuta che, non potendo afferrare concettualmente l'indubitabile presenza di Dio, scopre una virtù positiva nel dirne la dolorosa mancanza.
(Dall'Introduzione)

Quarta di copertina
Il-y-a. Ciò che "c'è" prima di ogni rappresentazione e interpretazione. L'il-y-a è la notte dell'essere anonimo, lo sfondo misterioso che accompagna silenziosamente quell'atto di negazione e di sospensione che sorregge il soggetto e il linguaggio. L'opera d'arte, la relazione etica, l'estasi sacra, l'impossibile istante del morire, l'eccesso erotico sono allora i luoghi in cui la presenza cancellata dai nostri linguaggi ritorna, come un fantasma, a minacciare l'ordine e la compattezza del nostro mondo e a desituare il soggetto dalla sua posizione di fondamento inconcusso della verità. Sulla base di questo tema unitario e con particolare riferimento a tre autori emblematici, il libro esamina il panorama complesso del pensiero francese contemporaneo, indicandone le radici e gli esiti da tempo in cammino.
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