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Voglia di libertà
Roberto Savasta
Voglia di libertà
Anno: 1985
Pagine: 208
Prezzo: € 12,91
Dimensioni: cm 14,0x21,0
Legatura: brossura

Collana: l'alingua
ISBN: 8877701269

Dopo la politica egualitaria e massificante degli anni settanta, l'uomo torna a essere protagonista: Savasta sviluppa e rappresenta l'esigenza sempre più diffusa del cittadino di vedere tutelate professionalità, personalità e caratteristiche individuali. Quella che emerge è una voglia di libertà dalle egemonie politiche, dai bisogni, dalle prevaricazioni dei clan politici ed economici, dalla giustizia sommaria e senza garanzie, dalla criminalità organizzata, dallo statalismo dilagante, dal clientelismo e dall'assistenzialismo degli enti locali.
Estratto del libro
Da I cittadini carcerati.
La riforma carceraria,. che doveva attuare una serie di interventi per normalizzare la vita all'interno delle carceri, per realizzare, oltre all'effetto repressivo e già grave della limitazione della libertà personale, l'azione di recupero e di rieducazione, in realtà non è stata ancora attuata.
La riforma carceraria di qualche anno fa è rimasta sulla carta, come troppo spesso capita alle riforme nel nostro Paese.
Si è affrontato in modo teorico il problema del lavoro, che è forse una delle più gravi cause di disadattamento dei carcerati.
Passare le giornate privati della libertà è certamente un grande sacrificio, una grossa pena per chi deve subire questa situazione; ma se non vi è la possibilità di un'occupazione di questo tempo, se non vi sono le strutture adeguate per consentire una graduale occupazione durante la detenzione, non avremo fenomeni di rieducazione ma fenomeni aberranti di aggravamento della delinquenza comune e politica. La crisi dell'edilizia carceraria nel nostro Paese ha portato alla commistione tra detenuti politici e detenuti comuni, tra detenuti in attesa di processo e detenuti che stanno espiando una pena, tra detenuti giovani, alla prima amara esperienza, e detenuti incalliti che hanno tutto l'interesse e la capacità di aumentarne la potenzialità a delinquere, come è stato dimostrato dai fatti.
[...]
La riforma carceraria va attuata, vanno create al più presto le condizioni necessarie per la ristrutturazione di questi edifici, o per costruirne altri. Ma non basta certo né costruire nuovi edifici carcerari né mettere in ordine quelli esistenti. [...]
Il problema degli agenti di custodia è anch'esso prioritario nella riforma carceraria. Perché ci troviamo di fronte a due tipi di reclusi: i detenuti perché hanno commesso reati e i detenuti perché esplicano un certo tipo di lavoro. Ma la vita degli agenti di custodia non è certo migliore di quella dei detenuti, la loro vita è aberrante. Sono pagati pochissimo, sono in situazioni di estremo disagio. Se si vuole affrontare realmente la riforma carceraria, far sì che anche il nostro Paese abbia un sistema detentivo civile e a misura d'uomo, il problema degli agenti di custodia va preso in considerazione senza ulteriori ritardi...
Quarta di copertina
Scritti e interventi sui problemi della società italiana degli anni '80. Dopo la politica egualitaria e massificante degli anni '70 l'uomo torna a essere protagonista: Savasta sviluppa e rappresenta l'esigenza sempre più diffusa del cittadino di vedere tutelate professionalità, personalità e caratteristiche individuali. Quella che emerge è una Voglia di libertà dalle egemonie politiche, dai bisogni, dalle prevaricazioni dei clan politici ed economici, dalla giustizia sommaria e senza garanzie, dalla criminalità organizzata, dallo statalismo dilagante, dal clientelismo e dall'assistenzialismo degli enti locali.
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