Estratto del libro
In quanto atto iperdeterminato, la lettura critica costituisce non un problema cui una dialettica addomesticata possa con metodo porre rimedio, bensì una tappa nel transito di un testo e quindi nell'elaborazione di un senso. E si effettua per intervento non di un lettore ideale, bensì di un lettore reale, la cui storicità non prescinde dalla svista e dalla rimozione. Quali che siano le illusioni metodo logiche alle quali il lettore si affida nel suo procedere, la lettura si realizza come effetto di una dialettica non predeterminata e senza certezza. Alla certezza, che consegue dalla sospensione della dialettica e dall'oscuramento dei suoi presupposti, il soggetto e la coscienza, il processo attivo e interminabile della lettura oppone il rischio dell'invenzione e della differenza insite nella traduzione della metafora, nel metaphorein.
I testi qui raccolti [...] vertono con insistenza su vari gradi di coscienza nei quali la lettura critica di un testo letterario o di un mito classico si imbatte, in un'epoca in cui l'ambiguità, riconosciuta come strutturale alla comunicazione, non può più essere ridotta a difformità o deformità da correggere
o da cancellare...
Quarta di copertina
Il rapporto tra tradizione e innovazione è essenziale alla cultura in quanto questa è consapevole della propria natura di linguaggio, e quindi della dialettica di presenza e assenza insita in ogni atto culturale. Elaborando tali premesse, che discendono dalla nozione freudiana di "analisi interminabile", L'invenzione della tradizione illustra come e perché, riportando le catene dei significanti al loro punto di partenza, la lettura critica di un mito o di un testo letterario si misuri con la problematica dell'assenza, della perdita di realtà e del lutto. In polemica con ogni riduzionismo scientifico e con ogni ipostasi della Tradizione, i saggi qui raccolti mirano alla costruzione di un senso che restituisca alla lettura critica la sua vocazione innovativa. Amleto, il teatro di Beckett (un autore che Tagliaferri ha studiato in saggi tradotti in diverse lingue) , il labirinto di Cnosso, il concetto stesso di tradizione diventano occasioni di letture non convenzionali e ricche di riferimenti ai dibattiti dei nostri tempi. Dietro le questioni poste dall'analisi dei miti classici e dei testi letterari, i cui percorsi si intersecano più spesso di quanto le indagini rigidamente disciplinari lascino intendere, si delineano altre questioni, alle prime variamente intrecciate, che riguardano le conseguenze della burocratizzazione del sapere sui nostri modi di intendere la letteratura e la creatività in genere.
Nota introduttiva
Sulla dialettica tra sessualità e politica
Sesso e linguaggio: il cadavere e il fantasma
Beckett: il linguaggio del paradosso
Il labirinto di Cnosso
Un problema estetico: il rapporto tra Narciso ed Edipo in Hamlet
Hamlet: mito e inconscio
L'errore
Lo spettacolo della parola nel teatro di Beckett
Tra innovazione e tradizione: Harold Bloom
Le istituzioni della poesia e la loro negazione
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