Estratto del libro
[...] la passione di Wright non era rivolta alla stesura di scritti e saggi scientifici. La sua passione era la libera discussione con gli amici. Fondò un primo gruppo detto dei Septem e poi fu, anche per età, il leader dell'oggi celebre Metaphysical Club che fu la culla del pragmatismo e la vera scuola di pensiero in cui si formarono Peirce e James. Per queste discussioni con i giovani (che gli si legavano con un affetto e un'amicizia che egli conservò intatti sino alla morte) Wright ebbe un talento "socratico" unico e irripetibile. In esse egli coltivò quello straordinario magistero che gli veniva invece del tutto meno in un'aula universitaria. Queste discussioni spesso sfociavano in contrasti accesi e in alterchi, tra il serio e il faceto, e erano regolarmente accompagnate da abbondanti bevute. Possiamo ancora leggere una lettera di Wright in cui egli conferisce scherzosamente all'amico Gurney pieni poteri sulla sua persona al termine degli incontri dei "Septem", quando il problema diveniva quello di ritrovare la strada di casa alle prime incerte luci dell'alba. Non c'è dubbio (come ha scritto Madden che di Wright è uno dei maggiori studiosi) che gli amici dovettero ricordare poi con particolare tristezza quegli incontri giovanili, nei quali era anche il germe della precoce dissoluzione fisica del loro amico e maestro.
L'impulso del genio di Wright si è manifestato su vari piani, come la presente antologia (la prima presentazione in assoluto di Wright in Italia) mira a documentare e a commentare grazie alle cure e alla competenza ammirevole di Rossana Strambaci.
(Dalla Presentazione di Carlo Sini)
Quarta di copertina
Chauncey Wright (1830-1875) è una delle più originali figure della cultura filosofica e scientifica americana dell'Ottocento. Maestro di William James e di Charles S. Peirce, fu il leader riconosciuto del Metaphysical Club di Cambridge, culla del pragmatismo.
Amico personale di Darwin, collaborò con il grande scienziato sia nell'interpretazione filosofica e nella difesa dell'evoluzionismo sia nel delinearne gli sviluppi e le applicazioni in campo psicologico. In questo lavoro, che ha nel saggio L'evoluzione dell'autocoscienza il suo manifesto, Wright gettò le basi della psicologia sociale, poi sviluppata da G. H. Mead e da J. M. Baldwin, ed elaborò il geniale progetto di una "psicozoologia", sfortunatamente interrotto dalla morte prematura. A lui si devono le prime intuizioni della semiotica di Peirce e un'interpretazione generale della scienza che anticipa sorprendentemente l'epistemologia del nostro secolo.
La presente antologia rende per la prima volta possibile al lettore italiano la conoscenza di un pensatore che è stato un punto di svolta poco appariscente quanto decisivo nel determinare la fisionomia sociale e culturale americana e alcune delle più importanti linee di tendenza della filosofia contemporanea.
CARLO SINI, Presentazione
ROSSANA STRAMBACI, Il Socrate di Bow Street
ROSSANA STRAMBACI, La coscienza e i segni
1. Le ragioni del pensiero di Chauncey Wright
- Introduzione
- Le ragioni di metodo: l'epistemologia
- La gnoseologia come terreno preliminare all'indagine sulla sfera della coscienza
2. La "psicozoologia"
- L'instaurarsi del pensiero riflessivo
- La facoltà di autocoscienza: l'interpretazione genetica come interpretazione teoretica
CHAUNCEY WRIGHT, L'evoluzione dell'autocoscienza
UN CONTRIBUTO ALL'ORTODOSSIA DARWINIANA
ROSSANA STRAMBACI, L'interpretazione wrightiana dell'evoluzionismo
CHAUNCEY WRIGHT, L'origine delle specie
CHAUNCEY WRIGHT, I limiti della selezione naturale
LE LETTERE – Ipotesi scientifiche e frammenti di quotidianità
Un ritratto scherzoso di Chauncey Wright
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