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Perestrojka: eutanasia dell'occidente
Sergio Santoni
Perestrojka: eutanasia dell'occidente
Anno: 1991
Pagine: 152
Prezzo: € 12,91
Dimensioni: cm 14,0x21,0
Legatura: Brossura

Collana: l'alingua
ISBN: 8877703032

Estratto del libro
Questo libro è un messaggio al mondo libero, perché ritrovi le ragioni di esistere, perché capisca di dovere riprendere i valori della difesa della libertà.
È un appello sempre più disperato perché più inascoltato: un "urlo del silenzio" post litteram, ma di drammatica attualità dopo l'avvento della sirena Gorbaciov. Dalla parte di quest'ultimo giocano non solo lo charme, la relativa gioventù per essere un leader del Cremlino, l'indubbia intelligenza e l'innegabile astuzia manovriera. Dalla sua rimane sopra tutto l'impotenza volontaria delle democrazie che non sanno come rispondere alla sfida globale lanciata a colpi d'effetto dall'URSS. I vecchi schemi questa volta non servono.
"Non disturbare il grande manovratore" è lo slogan di moda oggi in occidente. Per lui si abbandona la Lituania al suo triste destino, per lui si stanziano migliaia di miliardi per una economia civile ancora ai tempi della pietra, ma con una produzione bellica e un'attività spionistica efficientissime quando si tratta di "difendere le conquiste del socialismo e della rivoluzione". Gorbaciov ha dalla sua persino il gioco e la magia della profezia. I russi sono da sempre i numeri uno nel gioco degli scacchi: hanno imparato così a prevedere e a prevenire le mosse dell'avversario, a sacrificare una pedina per arrivare, successivamente, a un vantaggio decisivo e a dare magari scacco matto. In una profezia di Nostradamus, si parla di uno zar, Michail il Segnato, che avrebbe regnato a lungo.
Sì, potrebbe essere lui, Michail Gorbaciov, a dare scacco matto all'occidente.
Quarta di copertina
Con la perestrojka e la glasnost, Gorbaciov sta attuando il disegno storico del comunismo: dividere e indebolire l'occidente. Dopo la conquista violenta del terzo mondo, per l'URSS è l'ora dell'attacco all'Europa.
Ma non vi saranno guerre. Con la "nuova distensione", i blocchi perderanno i loro connotati e la casa comune europea gorbacioviana porterà alla "finlandizzazione" dell'Europa occidentale, con gli Stati Uniti sempre più rivolti all'area del Pacifico nel loro splendido isolazionismo.
Sarà una dolce morte: l'eutanasia dell'occidente.
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