Estratto del libro
Rock era giunto, faticosamente, al ventunesimo anno di età. Durante l'infanzia e l'adolescenza aveva dovuto sopportare i neri pesi dell'angoscia e della paura. Ma ormai era stanco di soffrire. Non ne poteva più di vivere e aveva deciso di morire. Prese un pugnale, lo avvicinò al petto e, imponendosi di non pensare a niente, affondò la lama fino all'elsa in corrispondenza del cuore. Poi ritrasse il pugnale dalla ferita. Potete immaginare quale fu la sua sorpresa quando scoprì di essere ancora vivo.
Quarta di copertina
Favola sessuale, senza il puritanesimo dei fratelli Grimm e di Andersen, nella tradizione di Boccaccio ma anche di Basile, novelliere del Cinquecento – napoletano come Michele Serio – La signora dei lupi riscrive in modo irrispettoso, spregiudicato e umoristico, secondo lo spirito della commedia, i temi classici della favola.
Come accade nelle favole, il padre muore e Rosa, la protagonista, viene scacciata di casa dalla mamma cattiva. Poi, entra nella foresta e incontra l'animale: il lupo. Ma, come non accade nelle favole, Rosa, nana e gobba, con ululati bestiali, lancia il suo richiamo sessuale al branco che risponde dando inizio a un festino notturno in una sfrenata danza che nemmeno il giorno può placare...
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