Contributi di: Armando Verdiglione, Bernard-Henri Lévy, Carmine Benincasa, Guy Sorman, Jean Michel Wilmotte, Luc Ferry, Marek Halter, Olivier Revault d'Allonnes, Philippe Sollers
L'opera di Clara Halter è costituita da una ricerca intorno alla lettera e al segno, una pittura contro il segno, la più alta messa a frutto della scrittura.
Estratto del libro
Quanti millenni ci sono voluti per trasformare il segno in lettere e le lettere in parole? Quanto tempo per spogliare il tratto della sua significazione e trasformarlo in una modesta particella di quel sottile assemblaggio che diverrà la scrittura, il linguaggio?
La forza di Clara Halter, la sua invenzione, la sua unicità, esprimono un cammino inverso: ritornare dalla scrittura al tratto, dal linguaggio alla traccia. Tornare al punto di partenza della comunicazione umana non significa abbandonare o ignorare quanto è stato scritto, quanto è stato creato dagli uomini – da quel primo tratto inciso sulla pietra fino alla frase proustiana.
La differenza tra il segno posto da Clara Halter sulla carta o sul cartone e il segno tracciato dall'uomo primitivo ha le sue radici nella cultura, nella conoscenza di quanto è stato creato tra i due eventi. Proprio come la differenza tra un disegno di Picasso che si avvicina, a volte, alla purezza del disegno di un bambino e il disegno di un bambino.
(Marek Halter)
Quarta di copertina
Silence. Il y a le silence de Dieu. Celui des espaces infinis. Il y a celui d'une ouvre dont nous sommes quel ques uns à savoir qu'elle est conquise sur le silence – et qui, à l'évidence, y retourne.
(Bernard-Henri Lévy)
C'est un art de la discrétion et de la sauvagerie sans appel.
(Philippe Sollers)
Clara Halter préserve la force, l'interrogation, le secret du signe.
(Marek Halter)
Cette écriture / peinture de Clara
Halter dilate les frontières de l'art.
(Carmine Benincasa)
L'art de Clara Halter nous fait assister au plus rare des spectacles: la naissance d'un style.
(Luc Ferry)
Les œuvres de Clara Halter nous captent et nous échappent.
(Jean-Paul Rappeneau)
On vit avec les œuvres de Clara Halter dans l'inquiétude, comme un égyptologue devant une pierre de Rosette qu'il ne parviendrait pas à déchiffrer.
(Guy Sorman)
L' œuvre de Clara Halter est la plus haute des exploitations de l'écriture.
(Armando Verdiglione)
L'art de Clara Halter? Le retour à l'écriture luive.
(Olivier Revault d'Allonnes)
La main de Clara Halter est l'oscillographe de rythmes intérieurs.
(Jean-Michel Wilmotte)
BERNARD-HENRI LÉVY, Les voies du silence
PHILIPPE SOLLERS, Clara l'obscure
MAREK HALTER, Trace
CARMINE BENINCASA, "L'Encre coule, un encrier m'a fait prisonnier"
LUC FERRY, Cosmogonie pour Clara Halter
GUY SORMAN, Clara et sa boïte à mystères
JEAN-PAUL RAPPENEAU, De près ou de loin
ARMANDO VERDIGLIONE, La signature de Clara Halter
OLIVIER RAVAULT D'ALLONNES, Le judaïsme entre la peinture et l'ecriture
JEAN MICHEL WILMOTTE, Clara, d'un trait de plume
Œuvres /Opere
BERNARD-HENRI LÉVY, Le vie del silenzio
PHILIPPE SOLLERS, Clara l'oscura
MAREK HALTER, Traccia
CARMINE BENINCASA, "Scorre inchiostro, un calamaio mi ha fatto prigioniero"
LUC FERRY, Cosmogonia per Clara Halter
GUY SORMAN, Clara e la sua scatola dei misteri
JEAN-PAUL RAPPENEAU, Da vicino o da lontano
ARMANDO VERDIGLIONE, La firma di Clara Halter
OLIVIER REVAULT D'ALLONES, Clara Halter. L'ebraismo fra pittura e scrittura
JEAN MICHEL WILMOTTE, Clara, con un tratto di penna
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