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Il Capitale Lettere. Donne e uomini di lettere per l'azienda
Alain Etchegoyen
Il Capitale Lettere. Donne e uomini di lettere per l'azienda
Anno: 1992
Pagine: 393
Prezzo: € 14,46
Dimensioni: cm 14,0x21,0
Legatura: brossura

Collana: l'alingua
ISBN: 8877703504

In Il Capitale Lettere. Donne e uomini di lettere per l'azienda, Alain Etchegoyen dimostra l'importanza della formazione umanistica per il mondo del lavoro. Secondo l'autore, che opera con i maggiori gruppi industriali francesi per ricerche sullo studio dell'identità aziendale, il Capitale Lettere può essere redditizio per i giovani e per l'azienda se essa accantona alcuni pregiudizi e, sopra tutto, se impara a sfruttarlo e a considerarlo un investimento a lungo termine.
Estratto del libro
Da un lato, studenti e insegnanti che amano o hanno amato le lettere; dall'altro, aziende che assumono quadri giovani e meno giovani. Gli uni si sentono incapaci d'intravvedere vie che non siano aperte dal pubblico impiego; gli altri rispondono quasi solo alle candidature scientifiche o commerciali. Lo iato sembra consensuale.
Non genera né petizioni né manifestazioni né rivendicazioni e neppure recriminazioni. A ciascuno le sue scelte, si potrebbe dire, nel rispetto delle libertà democratiche. Se hanno scelto le lettere non vogliono saperne dell'azienda, pensano gli addetti alle assunzioni. Se scelgono professionisti, non vorranno saperne di noi, si rassegnano i giovani formati alle lettere. Le eccezioni confermano la regola; le statistiche ufficiali sono perentorie; tutto va per il meglio nel migliore dei mondi possibili.
Invece, la messa in prospettiva rivela un malinteso. Dopo tutto, si potrebbe amare la letteratura, la storia, il latino, il greco, le lingue straniere, nonché la filosofia; si potrebbe formarsi seriamente in
essere, imparare l'intelligenza delle culture, la qualità delle operazioni, il rigore dell'analisi e, inoltre, interessarsi alle aziende. Dopo tutto, queste ultime avranno senz'altro bisogno di quadri europei, di uomini aperti, di approcci qualitativi, di un'intuizione delle complessità crescenti. Dopo tutto, alcuni interessi potrebbero convergere, alcune prevenzioni potrebbero essere tolte.
Questa visione prospettica non mi sembra dipendere né da un volontarismo irrealistico né da un'arringa pro domo narcisistica. Le condizioni oggettive sono combinate in modo che l'azienda
integri la cultura senza accantonarla nel sostituto della cultura aziendale.
Quarta di copertina
Sconsigliare ai giovani una formazione alle lettere perché non remunerativa risulta oggi un arcaismo. Questa formazione, infatti, più che un handicap può divenire una carta straordinaria, se giocata bene in un'impresa. Lo dimostra Alain Etchegoyen con Il Capitale Lettere. Donne e uomini di lettere per l'azienda, un libro che ha suscitato un vastissimo dibattito in Europa.
Il messaggio di Etchegoyen si rivolge tanto ai giovani, spesso timidi nell'avanzare le loro candidature, quanto ai responsabili del personale nelle industrie. Il Capitale Lettere può essere redditizio per i giovani e per l'azienda se essa accantona alcuni pregiudizi e, sopra tutto, se impara a sfruttarlo e a considerarlo un investimento a lungo termine.
Dopo Maastricht l'integrazione europea richiede alle imprese la capacità di adottare una comunicazione integrale, decisiva per la qualità dei loro prodotti e del loro know how. L'efficacia delle lettere è perciò, fin da ora, indispensabile. A partire dalla constatazione che l'indirizzo letterario-umanistico e quello scientifico non costituiscono affatto due ideologie contrapposte, il Capitale Lettere diviene un'istanza proficua per l'Europa.
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