Estratto del libro
Francesco Cossiga: "Se degli avvenimenti che segnarono il passaggio delle 'Russie' da Unione Sovietica a Federazione Russa, nel quadro degli anni memorabili 1989-1991, ho potuto essere testimone non cieco e non sordo (e anche non muto!) lo devo in buona parte al mio costante rapporto con Anatolij Adamishin, un grande diplomatico, un intelligente politico, una mente brillante e sincera, un uomo leale, per me e per il mio Paese, un amico. Il suo diario politico è una testimonianza importante di come l'Italia abbia vissuto quegli avvenimenti epocali. Nel leggerlo ho rivissuto le ansie, i timori, le speranze di quei giorni: molte vissute insieme ad Anatolij [...].
Sono grato ad Anatolij del ricordo che egli ha di me: io mi sento un po' come il suo 'padrino', che in mia presenza Eltsin gli comunicò nelle fredde sale del Quirinale la sua conferma quale Ambasciatore della Federazione Russa. Gli sono grato della sua amicizia e gli sono grato, come italiano e come europeo, di questa opera di onesta e intelligente testimonianza degli 'anni mirabili".
Quarta di copertina
Anatolij Adamishin, ambasciatore russo a Roma, scrive un diario politico sugli avvenimenti che portarono, tra il 1989 e il 1991, alla fine della guerra fredda e alla nascita dello stato democratico russo.
Echi di stampa
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02/02/2018 - Corriere della Sera
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21/09/1995 - Corriere della Sera
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10/06/1995 - L'Osservatore Romano
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