Samuele Baio e Gian Mario Ferramonti scrivono della banca del futuro, della necessità di affacciarsi al mercato globale con nuove tecnologie e con nuove modalità di rapportarsi al cliente.

Le possibilità offerte dalle tecnologie del terzo millennio richiedono ai singoli e alle organizzazioni un notevole sforzo di creatività e di adattamento. Al mondo bancario, motore e regolatore della economia e dello sviluppo, spetterà una riflessione particolarmente approfondita.
Considerazioni su come potrebbero interagire le tre variabili che compongono la struttura del sistema "banca" (e cioè la tecnologia, l'organizzazione e le risorse umane) possono contribuire ad avviare un insieme di analisi sul cambiamento indotto dalla tecnologia.
L'ineluttabilità di questo cambiamento è provata dai fatti: ogni innovazione tecnologica (si pensi all'elettrodomestico, al televisore, al telefono, al robot, etc.) ha prodotto mutamenti nei comportamenti e nelle strutture a tutti i livelli, da quello personale a quello familiare a quello infine di organizzazioni semplici e complesse.
Nel dominio di nostro interesse, le tecnologie fonte di cambiamento sono quelle della informazione, della immagine e della comunicazione: informatica, telecomunicazioni, autostrade della informazione, multimedialità, intelligenza artificiale.
La nostra riflessione verte quindi su come lo strumento "struttura organizzativa bancaria" si dovrà rinnovare per raggiungere i fini istituzionali propri della banca. L'ambiente esterno varia rapidamente e cambia il sistema "banca", il quale a sua volta influenza l'ambiente esterno e lo cambia. La capacità della banca di adattarsi a questo dinamismo è la garanzia per "sopravvivere"...

Quali saranno gli effetti indotti dalle tecnologie emergenti (autostrade dell’informazione, multimedialità, intelligenza artificiale, etc.) sul modo di essere e fare banca? Pagheremo ancora con il denaro contante? Quali benefici ne trarranno i clienti e come garantire la loro privacy e la sicurezza delle loro informazioni valutarie? Come cambierà il mestiere di "bancario" e quali saranno i vantaggi per i "banchieri'? Perché non bisogna avere paura del cambiamento? Come prepararsi per il futuro assetto del sistema "banca"?
Il libro dà una risposta a questi e ad altri interrogativi, sempre più attuali, presentando e analizzando i problemi relativi all'evoluzione del sistema bancario nei suoi elementi fondamentali (tecnologia, organizzazione, risorse umane), nel contesto della competitività globale dei mercati finanziari. E dalla parte del cliente.
Con questo libro, gli operatori del settore bancario possono capire la vastità e la profondità dei cambiamenti che li aspettano e il modo di utilizzarli; i fornotori di tecnologia hanno un riferimento per le loro strategie e proposte; i clienti, infine, conosceranno in anticipo i nuovi servizi su cui potranno contare.
È un'utopia? No: la finanza virtuale globale esiste già.

Prefazione di Giovanni degli Antoni
Introduzione
Banca e information technology
‑Vantaggio competitivo
‑Ruolo dell'information technologtj
‑Reingegnerizzazione dei processi
‑Oltre i limiti attuali
Banca e information technology all'inizio del terzo millennio
‑Segni di cambiamento
‑Autostrade dell'informazione, multimedialità, data warehouse e intelligenza artificiale
‑Oltre la banca: la finanza virtuale globale
Finanza virtuale globale: organizzazione, information technology, risorse umane
‑Il cliente domanda
‑La banca risponde: l'organizzazione
‑L'information technologtj
‑Le risorse umane
‑È una utopia? Quali tempi?
Verso la finanza virtuale globale: problemi e linee guida
‑Oltre la cultura del "contante"
‑Riservatezza e sicurezza delle informazioni
‑Rassegna di problemi e loro interdipendenza
‑Linee guida
‑Accettare la sfida

Appendice I – Autostrade della informazione: generalità
‑Autostrade della informazione e cyberspazio
‑Struttura
‑Un esempio: Internet
‑Trend di sviluppo
‑Rapporto diretto fornitore-cliente
‑Effetti indotti sulle aziende
‑Le più importanti iniziative in corso

Appendice II – Alcune success-stories
‑Ecstel
‑Video On Line
‑I.Net
‑Ibos

Postfazione di Giampiero Cantoni