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I tesori degli zar. I capolavori della Russia. L'oro degli sciti
AA.VV.
I tesori degli zar. I capolavori della Russia. L'oro degli sciti
Anno: 1996
Pagine: 233
Prezzo: € 51,65
Dimensioni: cm 21,0x29,5
Legatura: brossura con alette

Collana: Grandi mostre
ISBN: 8877704551

Estratto del libro
Il Museo delle Belle Arti Michail Vrubel' di Omsk custodisce una delle più importanti raccolte d'arte della Siberia. Fondato nel 1924 grazie alle collezioni pervenute a Omsk da San Pietroburgo, comprese quella dell'Hermitage e di alcune famiglie nobili russe, il Museo è diventato, oggi, un ente culturale di primissimo piano. Le sue esposizioni e i suoi fondi comprendono oltre 20 mila opere d'arte. L'orgoglio del Museo è la grande collezione di pittori russi tra fine Ottocento e inizio Novecento, rappresentanti dell'"età d'argento" della cultura russa. Essa comprende, inoltre, alcune grandi opere di pittori russi del XVIII e XIX secolo, icone siberiane, tele di maestri europei, tra cui alcuni italiani. Parte notevole del fondo degli ori è composta da opere di arte applicata, oggetti di porcellana, vetro e metalli preziosi nonché mobili antichi.
Quarta di copertina
I tesori degli zar, i capolavori della Russia, l'oro degli Sciti provengono da Omsk, la città-fortezza sorta nel 1716 e, fino a oggi, chiusa agli occidentali e alla maggior parte dei russi.
Gran parte delle opere pubblicate in questo volume furono trasferite a Omsk allo scoppio della rivoluzione d'ottobre, quando, in questa città, s'insediò il governo bianco diretto dal leggendario Aleksandr Kolciak.

I TESORI DEGLI ZAR
115 oggetti preziosi appartenuti agli zar: armi, monete, medaglie, spille, anelli, bracciali, collane, portagioie, tabacchiere, coppe, oggetti per cerimonie religiose, un trono in ebano e argento appartenuto a una zarina e 16 minature scolpite in pietre preziose dai maestri gioiellieri di Fabergé.

OPERE DELL'EUROPA OCCIDENTALE DAL XVI AL XX SECOLO
Rimaste finora quasi smarrite nella memoria della storia dell'arte, opere di maestri italiani, come Guido Reni (1575-1642), Alessandro Tiarini (1577-1668), Rosalba Carriera (1675-1575), fiamminghi, come Isaack van Ostade (1621-1649), Jan Wynants (1630-1684), Jean-Baptiste Greuze (1725-1805), e Henri de Fantin-Latour (1836-1904), tedeschi, come Franz Gerhard von Kügelgen (1772-1820), Jakob Philipp Hackert (1736-1807).

I CAPOLAVORI DELLA RUSSIA DAL XVII AL XX SECOLO
98 capolavori di arte russa, tra i quali gli splendidi dipinti di Aleksandr Orolovskij (1777-1832), Aleksej Venetsianov (1780-1847), Luigi Premazzi (1814-1891), Aleksej Bogolubov (1824-1896), Konstantin Makovskij (1839-1915), Vasilij Vereshchagin (1842-1904), Vasilij Polenov (1844-1927), Il'ja Repin (1844-1930), Isaak Levitan (1860-1900), Konstantin Korovin (1861-1939), Kuz'ma Petrov-Vodkin (178-1939), Aleksej Javlesnkij (1864-1941), Léon Bakst (1866-1924), Aleksandr Benois (1870-1960), Arcadij Rjlov (1870-1939), Vitol'd Bialinitskij-Birulia (1872-1957), Nikolaj Rerich (1874-1947), Piotr Konchalovskij (1876-1956), Pavel Kuznetsov (1878-1968), Aleksandr Kuprin (1880-1960), Il'ja Mashkov (1881-1944), David Burliuk (1882-1967), Vera Zarevskaja (1887-1956), Aristarch Lentulov (1882-1943), Robert Fal'k (1886-1958), Valentin Jakovlev (1887-1919), Valentina Khodasevic (1894-1970).

L'ORO DEGLI SCITI
37 pezzi d'oro (monete, medaglie, ornamenti, bardature) che fanno parte di un gruppo di 4.000 oggetti rinvenuti nel 1988, durante gli scavi archeologici nei pressi del vilaggio di Sidorovka, nel distretto di Nizhneomsk, e risalenti al III secolo a.C.
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