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La materia della felicità. Il contrasto, il dibattito, la tranquillità
Alfonso Frasnedi
a cura di Fabiola Giancotti
La materia della felicità. Il contrasto, il dibattito, la tranquillità
Anno: 1998
Pagine: 394
Prezzo: € 206,58
Dimensioni: cm 21,0x29,5
Legatura: cartonato con sovraccoperta

Collana: Grandi mostre
ISBN: 8877705116
Contributi di: Francesco Bartoli, Umberto Baldini

Il complesso, variegato itinerario artistico di Alfonso Frasnedi, un maestro innovativo, lontano "dall'ordinale e dall'ordinario". Cézanne, Rothko, Albers, e, prima di lui, Regazzi e Guidi furono i suoi modelli di riferimento, ispiratori di una pittura d'avanguardia fatta di contrasti intensi e cromatismi eccentrici, ma dove "niente è interamente positivo o interamente negativo". Dal momento che "quell'inconciliabile che è nel contrasto non può essere né assunto né parlato nella propria lingua", l'arte di Frasnedi si propone di restituire la razionalità all'immaginazione e vice versa: "Il luogo privilegiato in cui nasce e agisce, quindi, è costruito su quel margine sottile che è il confine fra l'istinto e la logica, la spontaneità e la
razionalità".

Quarta di copertina

"Quell'inconciliabile che è nel contrasto non può essere assunto né parlato nella propria lingua. Il contrasto, il futuro, la speranza. La speranza senza più soggetto. Senza più soggetto il contrasto. Né tutto chiaro né tutto scuro. Ma chiaro e scuro. Né tutto positivo né tutto negativo. Ma positivo e negativo. La questione aperta è l'ironia. Ovvero e ancora, il modo dell'apertura. Questo il cielo innaturale di Alfonso Frasnedi. Questa la quadratura impossibile del cerchio. Qui la verticalità che non può prescindere dall'orizzontalità. Lì la separazione che non può prescindere dalla giuntura. Corpo e scena.
Da questo cielo, dal due originario procede ciascuna opera di Alfonso Frasnedi. L'opera non è il quadro, visione del mondo, punto di vista, prospettiva ideale. Il quadrato non è quadrato. Falso quadrato. Quadrato impossibile. Alto e basso. Dentro e fuori. Nord e sud. Simmetria e asimmetria. Legame e slegame. Verticalità e orizzontalità. Il quadrato, come il ponte, come la barra, come la croce, lascia il posto alla traccia, al modo del cielo. Da qui procedono la memoria, ciò che di essa si scrive, la pittura. Da qui procede il battito e il dibattito. Senza più dialogo, cioè senza più monismo. Da qui procede il dispositivo della batteria e della battaglia. Da qui procede l'itinerario nell'aritmetica della soddisfazione, perché la battaglia si scrive. Senza più ossequio all'insieme, alla linea , alla somma, al doppio".
(A. Verdiglione)

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