Scrive Vittorio Frosini nell'Introduzione: "L'immagine interiore dell'uomo si è modificata più volte nel corso della sua storia, avendo subìto trasformazioni profonde per i mutamenti delle sue condizioni di vita naturale e sociale: essa è anzi emersa assai lentamente nella sua interezza, così come oggi noi possiamo riconoscerla". Estratto del libro
Il problema che oggi si pone, anzi si impone all'esame degli studiosi non è dunque più quello di una giustificazione ideale, su basi razionali od emotive, della esistenza dei diritti naturali; ma è il problema del confronto fra i diritti naturali, così come essi erano stati proclamati ed elaborati nel pensiero del secoli precedenti, ed i diritti umani, così come essi si presentano oggi a noi nella prospettiva aperta dal futuro che ci attende. La questione è perciò la seguente: se i diritti umani oggi accolti nelle legislazioni nazionali e negli accordi giuridici internazionali corrispondano davvero a quei "diritti naturali" che venivano invocati in precedenza nei libri dei teorici e nelle" dichiarazioni" dei politici. È stato proprio un attento studioso del diritto naturale, René Marcic, nelle sue ultime riflessioni su questo tema, prima della sua tragica morte avvenuta il 2 ottobre 1971, che ha messo acutamente in evidenza questo problema: fino a che punto l'attuale sviluppo scientifico e tecnologico della civiltà umana consente di stabilire un rapporto con la "natura umana", così come essa veniva sinora concepita? E dunque, quanti e quali sono, fra gli antichi" diritti naturali", quelli che sopravvivono ancora oggi, in un'epoca che è veramente nuova? Come ha commentato perciò giustamente Ilmar Tammelo, che è stato collega di R. Marcic nella università di Sydney e suo successore sulla cattedra di Salisburgo (queste indicazioni mostrano l'attuale unità della cultura giuridica mondiale), l'avanzatissima manipolazione della natura di parte dell'uomo (man's far-reaching tampering with nature) ha portato infatti il diritto naturale al limite di una crisi, della quale esso non aveva mai fatto prima una simile esperienza nella sua lunga storia. Avendo fatto il suo ingresso in un mondo nuovo, che è quello della società tecnologica contemporanea, l'uomo deve commisurare gli antichi ideali alla nuova realtà, e il filosofo del diritto interrogare se stesso, se ciò di cui egli ancora parla è quello stesso diritto, di cui egli aveva parlato finora.
Quarta di copertina
Tema centrale di questo libro sono i diritti dell'uomo alla vita, alla libertà e alla felicità. Dalla difesa di questi diritti scaturisce l'immagine etica dell'uomo creato dalla civiltà tecnologica. L'autore, che è uno dei più lucidi interpreti della cultura europea odierna, esamina in modo informato e puntuale i problemi più attuali e le esperienze più avanzate del nostro tempo. E li descrive da scrittore di idee, con una prosa letteraria che ha la misura di un classico.
Introduzione – sul rinascimento dell’età tecnologica 1. Etica della regola ed etica dell'eccezione 2. L'etica della responsabilità 3. La responsabilità politica 4. Responsabilità del giudice e politica della giustizia 5. La diseducazione civile 6. Riflessioni sul terrorismo 7. Diritto al pudore e ideologia della droga 8. I giovani e la droga 9. I diritti umani nella società tecnologica 10. Il diritto alla riservatezza come diritto di libertà 11. 1984. L'informatica nella società contemporanea 12. Protocolli terapeutici e diritti di libertà 13. Diritti umani e sperimentazione sull'uomo 14. Lavoro e diritto alla salute nella società tecnologica 15. Modelli di politica energetica e controlli sociali 16. Diritto di vivere, diritto di morire Nota bibliografica Indice dei nomi
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