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Erminio o della fede. Dialogo con Nietzsche di un suo interprete
Sossio Giametta
Erminio o della fede. Dialogo con Nietzsche di un suo interprete
Anno: 1997
Pagine: 246
Prezzo: € 15,49
Dimensioni: cm 14,0x21,0
Legatura: brossura

Collana: l'alingua
ISBN: 9788877704733

Estratto del libro
Nietzsche - "I più grandi uomini sono sempre uniti al loro secolo da una debolezza". E se non ti basta: "Gli uomini sono da considerare come organi del loro secolo che si muovono per lo più inconsciamente". Si ha un bel parlare dell'astoricità o antistoricità della filosofia: essa è inevitabilmente materiata dai problemi del proprio tempo.

Erminio - È Nietzsche che parla così? L'autore della considerazione inattuale contro la storia? L'amante dell'eternità?

Nietzsche - Sì, Nietzsche, il filosofo del divenire se non dell'avvenire, il nemico dell'essere, l'autore del prospettivismo. Giacché la storia alla fine è una prospettiva, dunque essa stessa storica.

Erminio - Ma allora: l'eterno? E l'eterno ritorno?

Nietzsche - L'eterno è solo un simbolo. E l'eterno ritorno è solo – me ne hai convinto – un remedium desperationis. Mi è costato amputarmene, amputarmi di ciò che era stato il rapimento e il terrore della mia vita. Ma mi ci sono dovuto risolvere: mi deturpava il sistema della volontà di potenza: orrido, angoscioso, inesorabile, ma veritiero, perfetto, invincibile. Non esiste che il divenire.
Quarta di copertina

Può un interprete "sognarsi" di dialogare con il "suo" autore? Forse sì, se ne ha bisogno. E ne ha bisogno se, dopo avere convissuto con lui per decenni e averne preso tutte le misure e gli scandagli, diligentemente trascritti in saggi e commenti, si accorge alla fine che manca nelle risultanze un residuo importante, forse il nucleo della dottrina, che richiede, per la sua costitutiva ambiguità, la trattazione diretta, personale, dialettica e coinvolgente del dialogo.
D'altra parte un incontro-scontro diretto con l'ombra di Nietzsche è perfettamente in tono con il carattere della sua dottrina personalissima, se è vero che "tutte le opere di Nietzsche sono dialoghi con ombre della più varia origine", come dice il maggior biografo Janz. È nato così Erminio o della fede. Dialogo con Nietzsche di un suo interprete, nel quale la narrazione di episodi e incidenti della vita di Nietzsche e di altri personaggi con lui collegati s'intreccia con la discussione dei suoi problemi filosofici.

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