Un romanzo sulla vita e la sua illusorietà

L'eternità è il romanzo della grande "illusione" della vita nella quale ciascuno vive. Una storia che interroga intorno alla realtà, alla vita e alla scrittura.
Questo romanzo racconta un itinerario straordinario. Una lotta non finalizzata a estirpare il male e proclamare la vittoria del bene, ma che indica il male nella sua insidiosa presenza, per tollerarlo, per non giudicarlo, per "capire".

Otto stagioni erano passate. Il freddo pungente e il caldo afoso, lontani alleati tra loro, avevano razziato molti uomini troppo deboli o vecchi per resistere agli eccessi della natura, ma non sconfissero il male di Ocrisia.
Niente cancellò quello sfregio ormai palese, nessuno fu esaudito nelle preghiere e nulla poté il tempo.
Ocrisia avrebbe ancora indossato l'abito della festa per mostrarsi in tutto il suo splendore, cercando sempre di celare agli sguardi indiscreti quella piccola macchia scura che poteva corrompere il suo futuro.
Venivano da ogni parte, anche da molto lontano, per comprare un intruglio denso e nero che ridava vigore e salute a chi ne aveva bisogno.
Ogni giorno, il villaggio era invaso da povera gente alla ricerca disperata di rimedi a mali terribili e impietosi. Era invaso da vecchi acciaccati, da uomini e donne di mezz'età, e perfino da giovani che, affascinati dalle storie infinite che ne decantavano gli effetti straordinari, non resistevano alla tentazione di provarlo.
E fu grazie a questo prodigio che Ocrisia vide giorni ricchi e opulenti: dimenticò le difficoltà di un'economia che doveva fare i conti con la vera fatica e con le delusioni di annate magre e non ricordò più le impari battaglie contro una terra che sembrava volesse liberarsi dagli uomini tanto erano scarsi i frutti che concedeva. Quella mattina si vendette e si comprò come sempre.

Come incomincia l'esperienza e dove approda: la strada è lunga, stretta e senza scorciatoie, cioè senza facilità, dice Sergio Rados in questo libro. E ciascuno trova la sua procedendo dall'ironia, incontrando l'ostacolo e dissolvendo il tabù della morte. Questo romanzo, il cui ritmo segue i suoi protagonisti nel labirinto, imposta la narrazione su strati differenti e infiniti. Nella simultaneità. Jacopo e Gioas possono così compiere la loro missione secondo la logica dell'esperienza.