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Parlando con il Papa. Una missione dell'ambasciatore prima sovietico, poi russo in Vaticano, decisiva per gli incontri di Gorbaciov e di Eltsin con il Papa
Jurij Karlov
Parlando con il Papa. Una missione dell'ambasciatore prima sovietico, poi russo in Vaticano, decisiva per gli incontri di Gorbaciov e di Eltsin con il Papa
Anno: 1998
Pagine: 249
Prezzo: € 20,66
Dimensioni: cm 14,0x21,0
Legatura: brossura

Collana: l'alingua
ISBN: 9788877705099

Jurij Karlov racconta il difficile rapporto tra Unione sovietica e Vaticano in settant'anni di 'congelamento diplomatico'.
Estratto del libro
Una volta, il grande patriarca di Costantinopoli del IV secolo, Giovanni Crisostomo, annotò questa riflessione:"Non ci si deve fermare alle parole, ma rivolgersi ai pensieri dell'interlocutore, individuarne lo scopo, la causa, il tempo, e, dopo aver considerato tutto questo, trovare il significato
racchiuso nelle parole".
In questo libro (per alcuni motivi la versione italiana anticipa quella russa) ho cercato, nella misura del possibile, di farmi guidare da questo saggio avvertimento di san Giovanni. […]
Questo non è un libro di memorie di un ambasciatore nell'accezione classica del genere, è piuttosto un compendio di riflessioni sul contesto storico e sull'essenza della svolta verificatasi nei rapporti fra la Russia e il Vaticano. Sono convinto che, alla fine, degli anni novanta, nonostante il
pesante fardello del passato, fossimo vicini ad avviare con la Santa Sede un dialogo continuo, una ricerca congiunta sui problemi globali del mondo contemporaneo. È questo il valore universale dell'esperienza che abbiamo fatto insieme.
Sono altresì certo che tale esperienza potrà essere nuovamente richiesta quando, nel quadro storico ancora più complesso del Duemila, riemergeranno i problemi rimasti irrisolti alla fine del XX secolo, legati alla necessità di rendere il nostro mondo più equo e più sicuro, di evitare la comparsa di nuovi focolai di tensione e di affermare finalmente, su scala mondiale, norme di alta moralità e di pari responsabilità dinanzi al genere umano.
Quarta di copertina
"L'obiettivo del mio libro è di aiutare il lettore a capire le cause di un avvenimento politico e diplomatico di portata davvero straordinaria: il riavvicinamento, dopo più di settant'anni di assenza di comunicazione, tra la Russia (prima sovietica, poi indipendente) e il Vaticano. A darmi una mano nell'opera sono le numerose testimonianze di molte autorità politiche e religiose di spicco che hanno contribuito a questo evento: lo stesso papa Giovanni Paolo II, Michail Gorbaciov, Boris Eltsin, i cardinali Casaroli, Sodano, Echegarray, Silvestrini, il patriarca Alessio II, i metropoliti Kirill e Yuvenalij, i ministri degli esteri dell'Urss e della Russia Shevardnadze, Bessmertnykh, Kozyrev, il capo della diplomazia del Vaticano Toran.
Già all'università avevo sostenuto la tesi in cui, forse per la prima volta nella storia della dottrina sovietica del diritto internazionale, il Vaticano era definito soggetto a pieno titolo della comunità mondiale. Questo mio 'fresco' approccio al problema, che sapeva di pericolosa eresia ideologica, difficilmente avrebbe potuto essere accettato dall'ufficialità se Nikita Chruscev non avesse già imposto al Politbureau del partito la decisione, rimasta segreta, di procedere alla normalizzazione dei rapporti fra l'Urss e il Vaticano fino a conferire loro un carattere diplomatico. Allora non fui nemmeno sfiorato dall'idea che un quarto di secolo più tardi sarei diventato il primo e ultimo rappresentante dell'Urss, e successivamente il primo rappresentante della nuova Russia democratica presso il Vaticano". (Jurij Karlov)
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