Il panorama su un mondo che era. Un libro a metà strada tra poesia e racconto
La famiglia e il suo mito. L’infanzia e la memoria. Romanzo storico e poesia dell’istante. Una lettura dell’esperienza che è anche programma di vita, in cui i protagonisti della storia, il Moro, detto Canossa, la Femena, sua moglie, e la Piccola sono restituiti in una realtà non realista e nemmeno letteraria.
Una narrazione aspra e solenne in cui convivono prosa e poesia.
Estratto del libro
E venne sera. Il fuoco acceso nel camino riscaldava l'unica stanza. Sui muri, figure strane disegnate dalle ombre che il fuoco rilasciava.
Ombre frastagliate, non arrivavano al soffitto; tanto non si sarebbe potuto vedere: era nero e trascinava con sé le linee nell'infinito.
Tre piccole finestre con l'inferriata. Un vecchio lavello di marmo e, a guardarlo, ancora si udiva: "Soldame! Soldame!". Sotto, il secchio dell'acqua per bere, dell'acqua per mangiare, dell'acqua per lavarsi, una volta la settimana, il sabato pomeriggio, in un grande catino di legno.
Quarta di copertina
In questi racconti si narra della vita e dei suoi valori presso il paese natìo, Breganze. È un viaggio nella tradizione familiare, con una scrittura a tratti aspra, a tratti solenne ma sempre forte e tranquilla, scrittura dell'esperienza analitica. I personaggi della storia, il Moro, detto Canossa, la Femena, sua moglie, e la Piccola sono restituiti dalla traversata narrativa, lungo il racconto, al loro statuto di nomi. E lungo il testo tracciato dalla memoria si dipinge uno scorcio di paradiso.
Vuoi condividere questo libro sul tuo sito/blog?
Usa il nostro Widget!
Copia il codice da inserire nel tuo sito/blog
|