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I segni e la vita. La semiotica globale di Thomas Sebeok
Augusto Ponzio, Susan Petrilli
I segni e la vita. La semiotica globale di Thomas Sebeok
Anno: 2002
Pagine: 266
Prezzo: € 30,00
Dimensioni: cm 14,5x21,5
Legatura: Cartonato con sovraccoperta

Collana: l'alingua
ISBN: 9788877705921

Estratto del libro
All'ipostatizzazione della comunicazione umana come effetto della globalizzazione si affianca l'assolutizzazione della funzione comunicativa dei segni. Ciò comporta non solo il privilegiamento dei segni umani, ma anche la loro riduzione a mezzi di comunicazione all'interno dell'organizzazione attuale del mondo.
Sebeok ha particolarmente insistito sulla funzione modellizzante dei segni, oltre a quella comunicativa, cioè sulla semiosi come modellazione del mondo quale condizione preliminare della comunicazione. Questo vale per qualsiasi essere vivente. Ma per quanto riguarda l'uomo, fin dalla sua comparsa come ominide – ed è ciò che ne ha permesso l'evoluzione fino alla fase attuale –, il suo congegno di modellazione specie-specifico è in grado di costruire non solo un mondo, come nelle altre specie viventi, ma più mondi, un indeterminato numero di mondi diversi (la molteplicità delle lingue ne è una prova) [...].
Ciò significa che la funzione dei segni non si esaurisce nella comunicazione. La comunicazione, come comunicazione umana, non si riduce a quella dell'attuale sistema della comunicazione globale, e, anche in considerazione del carattere distruttivo, che quest'ultima palesemente presenta – a livelli diversi e sul piano qualitativo oltre che quantitativo – nei confronti dell'intera vita sul pianeta, si possono quindi progettare mondi economico-sociali e culturali diversi da quello esistente, anziché limitarsi a svolgere il ruolo di comunicatori organici, funzionali alla riproduzione del sistema.
Quarta di copertina
Thomas Sebeok è indubbiamente uno dei maggiori rappresentanti della semiotica contemporanea. A lui si deve un ampliamento consistente dei confini di questa disciplina al di là di quelli della lingua e della cultura, sulla base della formula, centrale nella sua prospettiva, che i segni sono presenti ovunque ci sia vita.
Oggi al rapporto semiosi-vita è necessario che si rivolga particolare attenzione, perché ciò è vitale per la stessa specie umana oltre che per tutti gli altri esseri viventi. A tal fine si richiede uno sforzo non facile. Infatti, una delle conseguenze dell'attuale sviluppo della comunicazione umana a livello planetario e della sua onnipresenza nello stesso processo produttivo e nel consumo delle merci oltre che nello scambio è che i suoi segni tendono ad essere per noi l'unico centro di interesse. Perdiamo di vista così una ben più ampia comunicazione, quella dell'intera vita sul pianeta, di cui i segni umani non sono che una minima parte e da cui sono inevitabilmente dipendenti.
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