Estratto del libro
La conoscenza della propria lingua, per un musicista, un artista, avrebbe l'obbligo di trascendere ampiamente grammatica, sintassi, forma, erudizione; l'intreccio fra le regole, l'invenzione, a volte il capriccio d'un linguaggio poetico, come quello che generalmente sorregge un canto, ad esempio, si potrebbe paragonare ai passi rapiti del viandante che per la prima volta esplora le meraviglie di un antico giardino fino a perdersi nell'immancabile labirinto. A quel punto, se gode in solitudine del silenzio e le luci del cielo, siano infiammate dal sole oppure pallide di luna, dipingono fondali appropriati, l'assenza di riferimento, l'essere disorientato, insensibilmente turbato dall'apprensione del non riconoscere più la direzione da prendere, sapranno illudere istanti di beatitudine a chi vorrebbe imbattersi, e neanche troppo inconsciamente, nel materiarsi lì dell'Ideale, chiaro, parlante, ardito e che subito svanisca: eco di visione. Barocco, se non contorto, il paragone. Al primo ascolto la musica, che procede nel tempo, dovrebbe infondere un sentimento simile, però, mantenendo ne la promessa con i mezzi occulti delle proprie armonie; fare smarrire la diritta via sospendendone i tracciati nello spazio colmo del suono. E se, come accennato su, questo suono già prodigo di colori d'ogni strumento si arricchisce con vocaboli, esclamazioni, accenti della parola, spingendosi al fraseggio intelligibile di qualche celeberrimo inciso, verso fra gli universalmente noti del massimo poema - la Commedia dantesca - che vanti la lingua italiana, l'orientamento si potrà forse ristabilire con gli accenti e le seduzioni del Nuovo. Un nuovo, attenzione, dal profilo classico.
Quarta di copertina
Sylvano Bussotti raccoglie i suoi pensieri, i suoi aforismi, le sue poesie e le sue lettere scritti e mai pubblicati dal 1957 al 2002.
SETTE PRELUDI FACILI 1. Puccini a caccia 2. Allegoria 3. Sestina musicale novantuno. Concludendo 4. Celato in fiore 5. Gemelli veneziani 6. La condizione di UN compositore oggi 7. Un libro gaglioffo QUINDICI NOMI ALL' ALBA 1. Adalbert Stifter 2. Michel Foucault e i culi energumeni 3. Giuseppe Verdi 4. Alberto Arbasino 5. Jacques Offenbach 6. Massimo Mila 7. Alain Daniélou 8. Giacomo Puccini 9. Aldo Braibanti 10. Roland Barthes 11. Edoardo Sanguineti, Teoria dell'arte e della sua fatalità 12. Francesco Pennisi, in posa 13. Giacomo Leopardi, Dialogo di due Paoline dal gelataio Vesuviano 14. I fratelli Bussotti Renzo e Sylvano, linea d'autobiografia 15. Arnold Schonberg, La musica pensa la parola SE DODICI UNA MANO 1. Relazione sul presunto plagio M. Jackson A. Carrisi 2. Lettera al Coreografo, Per PhaidrajHeliogabalus 3. Impromptus Cloarec. Claviers poétiques 4. Ho solo sedici anni 5. Extra 6. Extra-più 7. Trente ans ce n'est pas la peine (Cronache) 8. L'immagine fiabesca 9. Quasi la fantasia 10. Musica e nuova musica 11. Un male incurabile 12. Adorno se FAIRE LA SALLE 1. Monumento 2. Poesia di De Pisis 3. Allegoria nei fatti. Cathy Berberian, ... 4. Alberto Abate 5. Tre paragrafi per Ettore Luccini 6. Barocco 7. Pag. 76 del Diario 8. La finestrella 9. La marchetta e gli sguardi 10. Su Modello 11. Idea rosa. Personalissimo su La Bohème 12. Un amor di fanciulla 13. Il peso del Passato e della Storia, la sua influenza sulla cultura vivente 14. Futurismo parolibero futuro 15. Phèdre N. 4 16. Nuovo scenario a Lorenzaccio 17. La Vergine ispirata 18. L'Homo Musicus QUINTETTO IN AUTOTRIO l. Disordine alfabetico 2. Reazione immediata 3. Una prosa 4. Dialoghi con gli affreschi 5. Negro Su Sylvano Bussotti Ivanka Stoianova, Elogio all'apertura Echi di stampa
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17/02/2010 - il Giornale
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01/09/2003 - L'Indice
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05/01/2003 - Corriere della Sera
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