Estratto del libro
Testualità ha due parti teoretiche e una parte applicata. La prima parte teoretica sviluppa l'orientamento essenziale d'importanti "metodi" o "approcci" filosofici (l'ermeneutica, la semiotica, la fenomenologia quale interrogazione, la decostruzione) e s'impegna in una giustapposizione teoretica di queste differenti filosofie. Finché l'ermeneutica si occupa della teoria dell'interpretazione, essa non rende conto dei modi in cui i segni costituiscono gruppi significanti. Similmente, il ruolo dei significati che emergono dall'esperienza nella fenomenologia interrogativa è largamente assente sia dall'ermeneutica sia dalla semiologia/semiotica. Tuttavia, la concatenazione delle tre fa emergere una pratica teoretica specifica. Ciò cui la decostruzione stessa contribuisce è la strategia della giustapposizione, che può articolare i luoghi dell'intersezione. [...]
La seconda parte teoretica sviluppa il ruolo delle testualità quali pratiche teoretiche e critiche. Essa mostra come lo status del testo nel resoconto dell"origine" dell'opera d'arte di Heidegger, così come in quello dello scriptible (il testo scrivibile) di Barthes, costituisca il luogo in cui le testualità possono accadere. Le tradizioni continentali della teoria letteraria hanno coinciso con la filosofia continentale, costituendo la cornice al cui interno le varie testualità possono essere articolate. Nel contesto americano, l'impegno più recente negli studi culturali può anche essere fatto risalire agli analoghi sviluppi nella teoria letteraria, e, in effetti, la lettura delle testualità culturali è tanto pressante quanto il bisogno di ripensare il ruolo degli studi letterari. Peraltro, la teoria delle testualità difficilmente può essere limitata al letterario, poiché anche gli interessi visuali, filosofici, istituzionali, storici e culturali sono schiusi dal resoconto delle testualità.
Quest'ultimo spazio teoretico diviene particolarmente evidente nella terza, pratica parte di Testualità. Qui è esplorata un'ampia varietà di testualità – da quella autobiografica a quella fotobiografica a quella istituzionale. Vi è una profonda differenza tra l'interrogare oggetti culturali e l'articolare testualità. Quando un testo è preso come un oggetto, esso è costituito da un soggetto – un soggetto che tratta il testo come un oggetto di conoscenza, d'investigazione, di ricerca. Ma Testualità mostra che un testo può essere letto o compreso altrimenti – vale a dire nei termini dei suoi aspetti biografici, storici, filosofici, culturali, scientifici, istituzionali, eccetera. Da questo punto di vista, il testo va oltre i suoi propri limiti e costituisce un tessuto che è bensì contenuto dai limiti del testo, ma che apre una vasta gamma di considerazioni possibili, non esplicite nel testo.
(Dalla Prefazione all'edizione italiana)
Quarta di copertina
Una "testualità" è la struttura di senso di un testo. Non è una semplice cosa, ma è un concetto differenziale che rivela il tessuto di cui sono fatte le pratiche scritte, le pratiche pittoriche, filmiche, culturali e istituzionali. Nella nozione di testualità convergono, pertanto, gli esiti più creativi e più attuali della ricerca semiotica, della fenomenologia, dell'ermeneutica e del decostruzionismo. Textualities ripercorre il cammino della filosofia contemporanea a partire dalla scrittura autobiografica di Nietzsche, Lévi-Strauss, Sartre e Barthes per arrivare alle differenti nozioni di testo e d'interpretazione in Heidegger, Merleau-Ponty, Foucault e Derrida. L'esito di questo lungo e suggestivo, quanto fruttuoso, percorso critico si concentra infine in un'originale proposta teorica dedicata al fondamentale problema della formazione del "senso", in riferimento alla filosofia e alla letteratura, ma soprattutto in riferimento ai problemi della vita dell'uomo del nostro tempo.
CARLO SINI, Presentazione
Prefazione all'edizione italiana
I. La filosofia continentale e la testura della filosofia
1. Dall'ermeneutica alla decostruzione
- Descrizione/Interpretazione
- Semiologia/Ermeneutica
- Semiologia ermeneutica e decostruzione
2. Semiotica ed ermeneutica
- Il circolo ermeneutico
- Verso una semiologia ermeneutica del testo
3. Ermeneutica e interrogazione
- Abdicare il trono
- Aprire uno spazio
- Leggere verità e bugie
4. Interrogazione e decostruzione
- Pensare (la verità) in pittura
- Visibilità e supplementarità
- Pratiche interrogative e decostruttive
II. Verso una teoria della testualità
5. Strutturare l'opera d'arte
- Il circolo/La trasversale
- Opera/Testo
- Fisso/Impianto
6. Scrivere al limite della metafisica
- Problematiche
- Strategie
- Gli indicatori decostruttivi
7. Testualità e teoria letteraria
- Limiti della letteratura
- Logiche della letteratura
- Testo e significato
- Lettura e interpretazione
- La testualità significante: la voce del lettore
8. Il linguaggio della testualità
- Visibile/Invisibile
- Dentro/Fuori
- Presenza/Assenza
- Testo/Contesto
- Testualità: unità o molteplicità?
III. Testualità autobiografiche
9. Testualità autobiografica e Walden di Thoreau
- L'autobiografia come puro limite
- L'autobiografia come genere
- Temporalità e spazialità
- Finzione/Non finzione
- Metaforicità e letteralità
- Immaginazione/Memoria
- Autobiografo/Autobiografato
10. Tracce di testualità autobiografica in Ecce homo di Nietzsche
- Sé/Testo
- Evento/Scrittura
- Destino/Comprensione
11. Il tempo dell'autobiografia. Tristi tropici di Lévi-Strauss
- Il tempo storico della testualità autobiografica
- Il tempo cronologico, personale della testualità autobiografica
- Il marcare del tempo autobiografico
- Temporalità autobiografica o il ri-marcare il tempo vissuto
12. Le inscrizioni del sé in Sartre e Barthes
- Immagine/Testo
- Diacronicità/Sincronicità
- Lettura/Scrittura
13. La testualità autobiografica delle scarpe di Heidegger
- Soggetto/Coappartenere
- Identità/Appropriazione
- Scambio/Restituzione
IV. Testualità visibili/scrivibili
14. La testualità fotobiografica del corpo del filosofo. Sartre/Heidegger
15. La visibilità dell'autoritrarre. Merleau-Ponty/Cézanne
- La visibilità della pittura
- La doppia visibilità dell'autoritrarre
- Lo stadio dello specchio di Cézanne
- L'autoritrarre come visibilità autobiografica
16. Il testo del soggetto parlante. Merleau-Ponty/Kristeva
- Semiotico/Simbolico: linguaggio indiretto/puro
- Il processo significante e il testo del soggetto parlante
17. Scrivere sulla scittura. Merleau-Ponty/Derrida
- Stile/Scrittura
- Espressione/Firma
- Significazione/Traccia
V. L'istituzione (le istituzioni) della filosofia come testualità
18. Sull'universalità. Nietzsche/Schopenhauer
19. Sul discorso filosofico. Merleau-Ponty/Blanchot
- Dire ciò che deve essere ancora detto
- La necessità del nominare
- Discorso trasgressivo
20. Sul tempo della linea. Derrida/Heidegger
- Heidegger
- Derrida
- La linea tra
21. Sull'origine (sulle origini) della storia. Foucault/Derrida
22. La filosofia ha le sue ragioni...
Echi di stampa
•
01/03/2007 - Agalma
•
01/08/2005 - Agalma, Rivista di studi culturali e di estetica
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