Estratto del libro
Il lavoro è partito da un esame quanto più possibile approfondito e documentato del contesto storico, intellettuale e artistico del suprematismo e della riflessione di Malevič, soprattutto negli anni dieci e venti in Russia [...]. Per Malevič compito dell'artista è riscoprire il mondo al di là della sua rappresentazione fissata in oggetti, categorie, stereotipi e pregiudizi. L'invenzione del suprematismo è prima di tutto la ricerca di una visione capace di rendere - anche nel senso di restituire - di raffigurare l''altrimenti' del mondo rispetto al suo essere già costituito, afferrato, accomodato. La 'ricerca pittorica' e l'attività artistica di Malevič sono rivolte a rinvenire varchi all'interno dell'ordinario visibile, squarci nell'orizzonte che racchiude e delimita il mondo 'reale', il 'mondo degli oggetti', il mondo della 'rappresentazione'.
Quarta di copertina
L'arte non è impegnata entro i confini del mondo, già definito e già interpretato come lo sguardo se lo rappresenta. L'arte in generale e la pittura in particolare non si lasciano assorbire nella routine, nell'applicazione pratica e funzionale, non si lasciano ridurre alla "logica di mercato" o alle "strategie di potere". Per questo, la partecipazione artistica alla vita è una forma di responsabilità ben più ampia di quella che si limita a vivere la vita dal di dentro. L'arte sovverte la "visione realistica" del mondo. L'arte raffigura l'alterità della vita, la sua ambivalenza, perturbando l'ordine costituito, le abitudini, i pregiudizi, gli stereotipi. L'arte e la vita sono reciprocamente coinvolte; la vita deve guardare all'arte non come ornamento e decorazione - l'uso dei colori come cosmetici (Malevic) - ma come ricerca, attività critica del "mondo degli oggetti". Per essere effettivamente vita, e non inerte ripetizione e mantenimento dell'ordine convenuto, la vita deve rinnovarsi attraverso l'arte. Artisti come Kazimir Malevic, cui questo libro è fondamentalmente dedicato, hanno cercato con la loro opera di costruire una teoria per uscire dallo sguardo dominante. Il titolo del libro, Lo squarcio di Kazi1l1ir Malevic, indica l'approdo di questa ricerca.
I. Raffigurazione pittorica e realtà "realistica" 1. Parergo. Intorno a Kazimir S. Malevic 2. Esordi pittorici: tra fabbrica e campagna 3. Cubo-futurismo, alogismo e suprematismo. Verso la dissoluzione del corpo umanizzato 4. De-formazione e de-colorazione 5. La ricerca di alterità nei testi artistici II. Arte come superamento del mondo 1. Verso il Quadrato nero e oltre 2. L'eclissi: oscuramento della pittura mimetica 3. Il fenomeno del Quadrato nero 4. La visione ottusa dell'arte 5. Un'arte infunzionale 6. Idealismo politico e verità pittorica Ill. Varco dall'idolo all'icona 1. Dagli idoli della rappresentazione alle icone della raffigurazione 2. Il segno iconico per una semiotica della pittura 3. Segni suprematisti come segni iconici 4. Extralocalità suprema: dall'acheiropoiesi alla detronizzazione IV. Al cospetto della terra e del cielo 1. Malevic e Jakobson 2. Visioni planetarie. Superfici pittoriche come forme dello spazio 3. La dimensione cosmica. L'aria, il vuoto, l'assenza di peso 4. Resa finale: le figure "s-figurate" e altri ritratti 5. L'autoritrarsi dell'artista 6. Apocalisse. La rappresentazione e la sua ombra Elenco delle tavole a colori Riferimenti bibliografici Indice dei nomi Indice degli argomenti
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