Estratto del libro
La teoria dell'informazione è naturalistica. Elude l'alingua come la parola. Elude la condizione, quindi la causa, e il dispositivo. Elude l'intellettualità.
Oppone l'animazione all'automazione, la scienza del discorso come tale alla scienza della parola, lo statuto convenzionale e sociale allo statuto intellettuale. oppone all'aritmetica la sistematica e le logìe, e alle proprietà e qualità intellettuali del viaggio le scelte obbligate, la predestinazione e la significazione. Oppone al criterio di qualità il criterio di accettabilità e di condivisione. E predilige l'economia della rappresentazione e la riproduzione economica contro la teorematica e l'assiomatica...
Quarta di copertina
Chi è l'interlocutore del viaggio, della battaglia, della scommessa?
Sta qui la questione intellettuale. Eluderla equivale al servizio reso al lassismo, quindi al discorso della morte.
Che ci sia interlocutore risponde all'esigenza stessa della vita intellettuale e della sua cifra.
Una nota
L'assicurazione
Il diploma del cifrematico
Il celibato e l'ospitalità
Medicina e farmacia. La clinica
Numismatica e disegno
Quale interlocutore?
Il palinsesto e la regia. La costituzione della repubblica laica
Il sonno e l'estro
L'astruso e lo scabroso
L'acrobazia e lo scorbutico
Scarabocchi e ghirigori
Il pensiero, il cervello, il piacere
La famiglia e i valori
La natura, la resurrezione, la novità
La civiltà della parola e i destini della comunicazione Echi di stampa
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15/02/2006 - www.ilsegnalibro
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24/01/2006 - il Secolo d'Italia
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18/01/2006 - Libero
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