Il volume, edito in italiano, inglese, francese e russo, raccoglie il contributo critico di Poel' Karp intorno a due maestri dell'arte classica e moderna in un confronto a specchio: Tiziano Vecellio e Vladimir Lebedev. Estratto del libro
Tiziano ha chiuso il Rinascimento, sebbene ci siano stati grandi artisti anche dopo di lui. Nel Rinascimento gli artisti promettevano un magnifico mondo nuovo [...]. Invece Tiziano non prometteva nulla e non si guardava intorno.
[...] Stavano cambiando anche le condizioni sociali. I fiorentini, promotori del Rinascimento, speravano di creare un mondo migliore, e il loro disegno non soltanto riproduceva la realtà ma anche proponeva il modello desiderato. Agli eventi i fiorentini partecipavano, sia pure solo con l'anima; Tiziano invece li contemplava. Sulle tele dei fiorentini lo spirito, e non sempre religioso; sulle tele di Tiziano soltanto azione e beni materiali: ricchezza e lusso. Non è facile cogliere dove stia la sua anima. Ovviamente la si trova in tutto ciò che ha ritratto.
(Poel' Karp, Tiziano)
All'estero pochi sanno che Vladimir Lebedev è uno dei più brillanti talenti russi dei primi decenni del secolo XX. Anche in Russia il suo nome ebbe ampia notorietà solo negli anni venti e nei primi anni trenta. A metà degli anni trenta vennero gli insulti, poi l'oblio. Ma il suo destino ha impersonato la natura e i problemi di un'epoca più compiutamente di altri destini, persino più tragici. I "ribelli" erano pittori. Presupponeva la pittura persino il Quadrato nero di MaleviÄ, con il suo rifiuto della figuratività e dell' oggettività. La figuratività e, in generale, la realtà, erano il terreno dell' arte di Lebedev, a cui non piaceva MaleviÄ. La sua passione era la grafica, ma nella grafica si percepiva la pittura [...].
(Poel' Karp, Lebedev)
Vuoi condividere questo libro sul tuo sito/blog?
Usa il nostro Widget!
Copia il codice da inserire nel tuo sito/blog
|