Estratto del libro
Pertanto, sembra che il mantenimento dell'embargo, per il quale si adopera parte degli esiliati cubani di Miami, si avvia non soltanto a ostacolare le violazioni dei diritti umani a Cuba, ma anche a fare del mondo un luogo meno violento e instabile.
Rispetto all'embargo, sono diventate di moda teorie molto curiose, sia alla destra che alla sinistra dello spettro ideologico. Una di queste annota che Castro, in realtà, non vuole che si tolga l'embargo, mentre un'altra va più in là nella speculazione e afferma che Castro cadrebbe irrimediabilmente, nel momento in cui l'embargo venisse tolto. Questo non vi ricorda la tesi del giornalista David Adams riferita all'inizio di questo libro e secondo la quale, dopo la morte di Mas Canosa, Castro sarebbe caduto da cavallo come Saulo di Tarso sulla via di Damasco, per trasformarsi in San Paolo? È come se si dovesse sempre cercare un colpevole per la permanenza di Castro sopra il cavallo del potere, un colpevole che, paradossalmente, non sarebbe mai lo stesso Castro e il suo apparato repressivo, ma un'entità, diciamo, davanti alla quale Castro non sarebbe così cattivo, dal momento che è quest'ultima – e non Castro – la responsabile del fatto che lui si comporti come un dittatore incallito.
Quarta di copertina
"Noi veniamo considerati politicamente scorretti". Il dissidente Armando de Armas precisa: "L'esilio cubano viene attaccato perché appoggia una politica di mano dura contro Cuba, in una manipolazione dell'uso del linguaggio che cerca di far vedere che il paese e Castro sono una stessa e unica cosa, così che ci si confonde tra la vittima e il carnefice".
Questo libro intende smantellare miti e luoghi comuni, fra cui quello della presunta incoerenza degli esuli di Miami: "In realtà siamo coerenti, di sicuro quando lottiamo per la permanenza del bambino Elián nelle terre della libertà, o quando siamo solidali con le vittime del totalitarismo ad altre latitudini, o quando lavoriamo con dedizione e sforzo per mantenere l'embargo contro la tirannia finché ci sia una transizione democratica a Cuba".
(Armando de Armas)
Presentazione
Breve nota introduttiva
Come nasce l'idea di questo lavoro
L'esilio cubano è di destra
L'esilio è dominato dall'odio e dall'intolleranza
I cambiamenti devono essere pacifici e venire dall'interno
L'anticastrismo degli uni e degli altri: quello di coloro che arrivarono prima e quello di coloro che arrivarono dopo
Coerenza dell'esilio cubano
Epilogo Echi di stampa
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17/08/2011 - L'Opinione
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01/01/2011 - Il Sole 24 Ore
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29/04/2009 - Vanity Fair
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14/01/2009 - Vanity Fair
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01/05/2008 - Il Gazetin
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01/05/2008 - Il Gazetin
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17/01/2008 - Europa
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01/01/2008 - La Rivista dei libri
•
08/12/2007 - il Giornale (Milano)
Contributi video
Video del libro Miti dell'antiesilio
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