Tutto cominciò in modo piuttosto assurdo, quando ricevetti una lettera da mia sorella. Il francobollo faceva parte di un'emissione commemoprativa per il centenario del baseball a Cuba e mostrava le nuove gradinate dello stadio del Cerro. Era un vecchio stadio, costruito nel 1946 e inaugurato nella stagione in cui l'Almendares di Luque aveva sconfitto l'Habana, sostenuto dal braccio di Max Lanier. A quel tempo c'erano piccole gradinate scoperte nel rightfield, il bullpen e il vecchio tabellone manuale occupavano lo spazio oltre le staccionate del centerfield e al di là del leftfield c'era un magazzino, sul tetto del quale andavano a finire molte delle palle che Roberto Ortiz mandava fuori dallo stadio...

Qui con estro gioioso, si narra dell'accurata organizzazione di un attentato a Fidel Castro in occasione di una partita di baseball nel famoso stadio dell'Avana, il Latinoamericano, sovrastato dal palazzo da cui l'attentatore avrebbe potuto sparare. L'idea è venuta dal francobollo commemorativo emesso per il centenario del baseball a Cuba.
Il protagonista (Virginia Lamb) è ricalcato su personaggi reali, fra cui il leggendario scrittore omosessuale Reinaldo Arenas (morto suicida a New York dopo aver contratto l'Aids) e Delfín Prat (un altro poeta che vive tuttora a Cuba); sono inoltre rievocate persone del mondo letterario cubano. Arenas, già noto al pubblico italiano per l'autobiografia Prima che sia notte, da cui è tratto l'omonimo film, narratore stravagante della propria storia, si è sempre battuto per la libertà.
Con l'attentato sta per realizzarsi il sogno di ciascun dissidente cubano.