Estratto del libro
Seppi del suicidio di Louise appena tornato a Blida, la mia città natale. Con la primavera scendevano nelle strade le fanciulle impassibili nella loro insolente bellezza. Da lunga tradizione vestite di un'apparenza di freddo pudore esplodono violente e misteriose come le donne di Spagna o di Corsica. Dove si celano d'inverno? La luce all'improvviso le svela agli sguardi degli uomini. Louise ha scelto di morire nel tempo in cui la gente di questo paese è oppressa dal desiderio di vivere. Sono giorni pericolosi: uno sguardo, lo sfiorarsi, tutto sollecita i sensi. La natura irrompe con il fragore del desiderio trattenuto. Louise era morta. Non s'era mai vista primavera tanto bella. Troppo occupati a vivere per pensare a lei.
Quarta di copertina
"A un primo libro è raro che mi accosti con tale immediatezza. Non sono incline a comprendere l'angoscia delle città avvolte in gelide brume. Mi sembra che l'angoscia di Bruxelles si riduca alla voglia di uscire da Bruxelles. Meglio comprendo l'angoscia assoluta che pervade L'errore dove non c'è fuga possibile. on nostalgia ma impossibilità. Se nel sud l'animo si smarrisce, sotto quel cielo vuole vivere. Ne sorge un conflitto che rifugge da ogni indulgenza.
Nell'Errore si legge di questo conflitto, di come un uomo nato per vivere possa trovare oltre una certa morte una seconda vita. Non c'è per me nulla di più grande. La fierezza e l'incisività della lingua di Daniel con quella sua vaga distanza accresce la segreta bellezza di questo libro che esce non per essere scelto ma per scegliere i suoi lettori".
(Albert Camus)
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