Estratto del libro
François Mitterrand è uno di quegli uomini. In mezzo alle sconfitte, sotto i colpi della sorte l'ho visto silenzioso, attento, come se aspettasse fiducioso i segni del miglioramento. Una volta sola mi sembrò abbattuto, se non proprio vinto. Fu all'Eliseo nel 1984. Lui stava seduto alla scrivania. Aveva congedato i visitatori, chiusa la porta ai collaboratori, staccato il telefono. Una sequela d'inciampi e stonature, fra cui le manifestazioni dei fautori della scuola privata, pareva avesse fatto vacillare la sua autorità. lo ero là per caso. Mi avvidi subito che silenziosamente si doleva di essere forte e solo. Dall'aria che aveva si sarebbe detto che pensasse come siano amari i rovesci ma anche come sia necessario salire sulle cime più alte per trovare le prime nevi. Da quelle cime non si sente il coro delle prefiche e si può attendere l'ispirazione.
Quarta di copertina
Jean Daniel, testimone critico e complice, vicino e distante ma sempre attento osserva da molto tempo l'enigmatico François Mitterrand. Il presidente che non ha realizzato il socialismo, come è giunto a decolonizzare la sinistra e a offrirle la sua prima legittimità governativa? A quale prezzo ha potuto affrettare nella mente dei francesi la rivoluzione che non ha saputo o voluto imporre nelle strutture dell'economia? Il libro tenta di dare risposta a questi due interrogativi, con la segreta ambizione di mescolare la storia personale dell'autore a quella di dieci anni di "regno" poco ordinario.
Ritratti, ricordi, riflessioni e digressioni racconteranno qui i tempi forti di un'avventura politica che forse si confondono con i tempi deboli di un'ideologia. Ecco Mitterrand nelle sue maschere e ambiguità. Ecco la cronaca di una speranza intatta e di una mitologia al crepuscolo. Con questo ritratto di un uomo e di un'epoca Jean Daniel misura tutte le leggende e tutte le verità, e queste insieme compongono il profilo di un presidente che non riconosceranno né i devoti né i detrattori ma che finalmente appare com'è...
Avvertenza allettare italiano
Prefazione
I. Aria dei tempi, istruzioni per l'uso
II. Le ombre leggendarie
III. "Sono parte del paesaggio di Francia"
IV. Mendès‑France, Rocard e il complotto cristiano
V. Pausa critica con il cronista
VI. "Non incomincio, continuo..."
VII. Le corrosive virtù della necessità
VIII. Non sono Lenin
IX. I ribelli del re denaro
X. Essere se stessi in questo mondo
XI. La Francia scopre che l'uomo è anche un essere religioso
XII. Il tranello degli ostaggi e le insidie delle armi
XIII. Lévi‑Strauss, gl'immigrati, Le Pen
XIV. Il loro segreto, il loro mistero...
XV. Una veduta sulla storia
In quel tempo...
Note aggiunte
Bibliografia
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