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Il mito di Ajasé e la famiglia giapponese
Keigo Okonogi
Il mito di Ajasé e la famiglia giapponese
Anno: 1987
Pagine: 131
Prezzo: € 11,88
Dimensioni: cm 14,0x21,0
Legatura: brossura

Collana: l'alingua
ISBN: 8877701064

Il tema centrale del mito di Oreste e del mito di Ajasé è il matricidio. Perpetrato da Oreste come vendetta e culminante invece per Ajasé nel perdono verso la madre.
La psicologia della famiglia giapponese oggi: fra l'assenza del padre dedito al lavoro e agli amici, e il persistere del tradizionale principio dell'En che vincola ciascuno a conservare i legami più casuali con chiunque il destino gli ponga accanto, la famiglia giapponese sfocia su una violenza inedita in cui sono, oggi, i bambini a malmenare e uccidere i genitori. E poi i giovani: una larga fascia intersettoriale non ancora produttiva, inquieta ma anche garanzia di pacifismo a oltranza, insensibile com'è ai richiami dell'ideologia.
Estratto del libro
Fin dai tempi antichi la "maternità" è stata considerata la forza portante del focolare e la forza motrice della società. La dipendenza dalla maternità e l'illimitata fiducia in essa sono state il legame fondamentale fra gli uomini.
Oggi invece questo legame è stato sottilmente distorto e la maternità è sull'orlo di una grave crisi. La madre, un tempo considerata la dimora spirituale di ogni giapponese, oggi è ritenuta la causa principale di un morboso tipo di dipendenza. I bambini si rifiutano di andare a scuola "perché non possono staccarsi dalle madri". Diventano violenti in casa perché "sono stati viziati" dalla madre. EÌ€ come se tutti i giapponesi venissero sollecitati a diventare indipendenti dalle madri e al tempo stesso venissero censurati per la loro dipendenza.
I giapponesi di oggi sono presi da un enorme risentimento verso la maternità. [...] Il fatto che questo  libro sia diventato un best–seller dimostra la sofferenza masochistica nel giapponese di oggi che tenta il distacco dalla propria madre.
Quarta di copertina
Oriente e occidente a confronto con due miti, vicini eppure distanti, analizzati qui nella loro estrema attualità: il mito greco di Oreste e il mito orientale di Ajasé.
In entrambi si tratta di matricidio, perpetrato da Oreste come vendetta e culminante invece per Ajasé nel perdono verso la madre.La psicologia della famiglia giapponese oggi: fra l'assenza del padre dedito al lavoro e agli amici, e il persistere del tradizionale principio dell'En che vincola ciascuno a conservare i legami più casuali con chiunque il destino gli ponga accanto, la famiglia giapponese sfocia su una violenza inedita in cui sono, oggi, i bambini a malmenare e uccidere i genitori. E poi i giovani: una larga fascia intersettoriale non ancora produttiva, inquieta ma anche garanzia di pacifismo a oltranza, insensibile com'è ai richiami dell'ideologia.
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