Il libro non introduce mappe ideologiche, repertori privilegiati o intempestive storicizzazioni. Espone piuttosto la prima bibliografia critica dei libri di poesia italiana più recenti, scritta senza conformismi, reticenze o riguardi verso opere e poeti consacrati dall’ufficialità. Le riviste, i gruppi, il cosiddetto boom della poesia, l’editoria underground, le recite e le letture di versi, le antologie sono alcuni dei temi toccati dall’autore nel suo itinerario che inizia da dove si concludeva il suo precedente libro sulla poesia italiana degli anni settanta. Estratto del libro
Queste carte non si rivolgono al cosiddetto "pubblico della poesia", entità con tendenze ecumeniche francamente inaffidabile, né a monomaniaci cultori del "poetico", né tampoco a un troppo blandito "utente" cui meglio si confanno altre occasioni, non escluse, a proposito di ecumenismo, le "adunate oceani che" di poesia e dei "poeti-urlatori" da Castel Porziano in poi. Questo libro (un pamphlet o un "romanzo" che, senza rinunciare al discorso sui testi, a quello di un'implicita teoria della poesia e a una panoramica sui poeti degli ultimi anni, dove, anche a scommessa o rischio e in omaggio a un bisogno d'espressione negato solo da chi per ragioni di egemonia ha interesse a negarlo, accade di dare più spazio ad autori meno noti e minor spazio a quelli più noti, i quali ben maggior campo devozionale avranno nelle tante occasioni storiografico–antologiche o nei voti di un giudizio di valore non appartenente agli scopi del presente itinerario di critica "militante", ossia fuori moda, sconveniente o inattuale) è rivolto sopra tutto al disinteressato e svagato flàneur, se ce n'è ancora uno; a seguire il volo disperso dello sparviero della poesia, la pista e i penetracoli di un raro basilisco dagli occhi color polvere da sparo: occhi di lettore, appunto.
Quarta di copertina
Il titolo del libro indica la condizione di selvaggia rarità della poesia che, al pari dello sparviero, torna per un momento, dal bosco della sua solitudine, sul pugno del critico-falconiere. Il sottotitolo Guida ai poeti italiani degli anni ottanta indica la vicenda dei poeti e dei movimenti di poesia nel corso di questi anni.
Il libro non introduce mappe ideologiche, repertori privilegiati o intempestive storicizzazioni. Espone piuttosto la prima bibliografia critica dei libri di poesia italiana più recenti, scritta senza conforrnismi, reticenze o riguardi verso opere e poeti consacrati dall'ufficialità. Le riviste, i gruppi, il cosiddetto "boom" della poesia, l'editoria undeground, le recite e le letture di versi, le antologie sono alcuni dei temi toccati dall'autore nel suo itinerario che inizia da dove si concludeva il suo precedente libro sulla poesia italiana degli anni settanta.
Premessa
I Poesia illustrata
l. Questionario al refrattario
2. Crisi delle riviste letterarie, "boom" della poesia, gruppi e "groppi"
3. Poesia, narrativa, editoria ...?
4. Spettacolografie
5. Poiesispettacolo e lallazione, voce e scrittura
6. La società di Arkadia
7. Dieci anni di poesia in Italia
II De Antho-logia
1. Il riso brillato e la pula
2. Volgarità e maieutica
3. L'avventura addomesticata
III Risvolti di copertina
1. Poesia come da Lautréamont
2. Il grano, il loglio e l'amore delle parti. Poesia a effetto di massa
3. Poesia nella casa degli specchi
4. Poesia in almanacco
5. La poesia post-storica
6. Idiomi
IV L'occhio di Thanatia e il poeta suicida
1. Dino Campana e la funzione dell'Anomalo
2. Antonio Pizzuto "poeta della scrittura"
3. Edoardo Cacciatore e la poesia della filosofia:
le "papille cosmiche" dell'Inappartenente
4. Lorenzo Calogero, alcuni itinerari
5. Il nihilismo patetico di Calogero
6. Il "caso" Calogero: la poesia come discorso interdetto
V Riepilogo: Macerie nel giardino
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