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Il cielo d'America. La pietra e il saguaro
Yves Berger
Il cielo d'America. La pietra e il saguaro
Anno: 1991
Pagine: 110
Prezzo: € 10,33

Collana: Romanzi
ISBN: 8877703180

Il cantico al deserto di Berger: scrittore mohicano di lingua francese

Questo romanzo è un elogio della frontiera, un'ode whitmaniana all'America meno conosciuta. Quella della pietra e del cactus, quella che sa di terra e ombre rosse. Qui non ci sono grattacieli, automobili, quasi non c'è vita. Qui si vede il cielo, l'aquila vola ed attorno solo pietre e silenzio. Un luogo magico, mistico, una faccia dell'America che tendiamo a dimenticare, sopraffatta dalle fatue luci di Hollywood e dai grattacieli di New York.
Estratto del libro
Ormai divenuta l'America di tutti, New York, banalizzata, è la città capolinea in cui si compiono e poi s'incartapecoriscono i sogni corti dell'europeo (pari miseria affligge, con San Francisco, l'asiatico, quasi sempre giapponese). Allora, oggi più che mai, go West, go South, cacciatore di grandi meraviglie (questa frase è nata in me dal ricordo dell'espressione "cacciatore di grandi fiere" – e bisogna pure ammettere che, in America, la meraviglia si offre con maggiore fulgore, con maggiore forza e perfino con maggiore imprevisto, in una sorpresa che per essere stata a lungo attesa e osservata non è meno assoluta, a chi vi si accosti con il batticuore e, circospetto, si arrischi a sentirla, con il corpo immobilizzato e l'orecchio teso, se ne allontani, si riavvicini, la contorni, forse la sventi e, di colpo, con la doppia canna dello sguardo, tiri)! Cacciatore di grandi meraviglie – la meraviglia è che esse sono sempre in aria o, per terra, in piedi. Vive dell'eternità che le percorre, come di un sangue.
Quarta di copertina
Adolescente, mi aveva colpito una frase di André Breton: la bellezza assoluta, scriveva, è indescrivibile. Da lì, invece di descrivere le meraviglie, le riproduceva in fotografia. Allora, avevo provato un disagio. Questo disagio è perdurato in me e, nel corso degli anni, mi dicevo: come si può dubitare della lingua? Nel Cielo d'America. La pietra e il saguaro ho voluto descrivere la bellezza assoluta: il deserto americano. Quello del sud‑ovest, ricco di due elementi emblematici: uno, la pietra i cui luoghi memorabili sono il Gran Canyon, il Bruce Canyon e quella Monument Valley che ho visto quattordici volte; ogni volta scoprendola e riscoprendola, sono caduto in ginocchio…; l'altro, il saguaro, detto anche cactus a candelabro, gigante incredibile per aspetto, forza, splendore, l'albero sovrano del deserto di Sonora.
(Yves Berger)

Attraverso questi due simboli, la pietra e il saguaro, Yves Berger ha concepito un libro come tessuto d'immagini. Romanzo minerale, cantico vegetale, tutto, qui, celebra la felicità di vedere e di perdersi su un territorio che è, per sempre, quello dei sogni e della letteratura.
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