La storia della finanza europea dal 1300 ai giorni nostri Estratto del libro
C'era una volta un uomo abituato a pensare al mercato come a un certo spazio che compratori e venditori occupavano per un certo tempo. Un antico pastore errante si scambiava beni con il contadino e 1'artigiano, riferendo anche qualche notizia di fatti e costumi di altre donne e di altri uomini, di cui aveva inteso parlare, oltre la montagna. Per regolare la sua vita guardava in alto, interrogando la Luna, le Stelle, il Sole. Sapeva che all'alba di un certo giorno il mercato apriva. Anche noi, guardando il cielo (o un orologio), possiamo sapere quale zona del mercato è aperta. E possiamo raggiungerla con le tecnologie dell'informazione. Mercati senza spazio e senza tempo si allineano lungo un unico grande mercato su cui non tramonta mai il sole. Anzi. La "nostra" zona è informata di ciò che è accaduto a oriente, dove il sole non c'è più, ma anche delle nostre previsioni, delle nostre aspettative per quella zona dove è ancora buio, dove il sole non c'è ancora: il "nostro" occidente. (Dalla Prefazione
)
Quarta di copertina
Questo libro nasce per offrire informazioni essenziali, come un filo di Arianna nel labirinto di avventure della finanza europea, quasi per riconoscerne le persone, le parole e le cose. Si possono raccontare in modo semplice alcune storie della finanza europea? Per descrivere un lungo periodo di tempo in uno spazio breve ho scelto la forma della visita nelle città che furono in epoche diverse capitali della finanza mondiale. Così il racconto si snoda passando per la Toscana del Trecento e del Quattrocento, attraverso le antiche compagnie dei Peruzzi e dei Bardi, le cambiali inventate da Francesco Datini, la diffusione internazionale del Banco Medici; si visita Venezia e si giunge a Genova. Da lì, il centro della finanza mondiale si sposta ad Amsterdam che vive e prospera nel "mare libero" e trova nel Seicento il suo secolo d'oro. Poi comincia la grandezza di Londra, con la sua Lombard Street. A Londra si affianca Parigi. L'euforia del Secondo Impero cade quando nasce la potenza finanziaria tedesca, con la sua Reichsbank (1875) e le sue banche "miste". Dopo un secolo (1815-1914) di pace governata dal cosmopolitismo della finanza, l'Europa perde il suo primato di fronte al Secolo Americano. Oggi tenta di darsi una moneta unica come segno dell'unità politica che mancò all'inizio del secolo. (Franco Piro)
Prefazione 1. Moneta e mercato attorno all'anno Mille 2. Usura. Eutanasia di un peccato 3 Splendori d'Italia tra Venezia e Firenze 4. Genova e il declino della Spagna 5. Amsterdam. Una sirena libera per il mondo 6. Londra. La Vecchia (e avvenente) Signora 7. Parigi. Una strana avventura 8. Berlino. La volontà di potenza 9. Londra. La City padrona del mondo 10. Uno sguardo sul declino del Novecento. Da Weimar a Maastricht Riferimenti bibliografici Note Indice dei nomi e dei luoghi
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