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La libertà, la finanza, la comunicazione
Carlo Sini
La libertà, la finanza, la comunicazione
Anno: 2001
Pagine: 244
Prezzo: € 24,79

Collana: Università internazionale del secondo rinascimento
ISBN: 9788877705891

Estratto del libro
Dobbiamo spiegarci come si sia arrivati all'idea che c'è qualcosa d'invisibile, in particolare l'anima, il significato, il valore. Bene, di ciò possediamo una documentazione perfettamente adeguata, naturalmente se si è in grado d'intenderla: si tratta del corpo scritto di Platone e in generale della filosofia. È infatti Platone che, nel celebre mito della caverna, istituisce la differenza tra cose che sono visibili e cose che non sono visibili. Il mito della caverna è il mito fondatore di tutto l'Occidente, è il luogo di partenza di tutta la sua episteme.
Non ci sarebbe la scienza occidentale senza il gesto decisivo di Platone che si esplicita nel mito della caverna, del quale non è necessario richiamare qui il contenuto. Concentriamoci invece sul suo punto essenziale, il quale sta in ciò: che si vede in due modi. C'è un vedere della mente, che però è invisibile; e c'è un vedere degli occhi, che però è cieco. Non sto barando, la cosa sta proprio così ed è invero anche bella e straordinaria, perché i meandri nei quali ci aggiriamo sono nel contempo la più alta creazione dello spirito e della civiltà occidentale.
Quarta di copertina
È tempo di riflettere sulla nostra cultura: così si dice oggi da più parti, dopo i tragici eventi dell'11 settembre. È quello che fa Sini in questa sua lunga riflessione ad alta voce, toccando temi cruciali quali la libertà di espressione, l'universo della comunicazione, del denaro e dell'economia globale, la dinamica ineguale del desiderio e della differenza sessuale. Lo fa con un dire diretto, a tratti "eccessivo", privo di tecnicismi intellettuali, sebbene nel suo discorso affiorino miti antichi, come il cinto di Venere o la favola di Gige, riferimenti a Platone, Aristotele, Nietzsche, Peirce e altri grandi protagonisti della cultura e del pensiero, analisi sorprendenti dei segreti della scrittura, della parola e del nome, della prassi politica antica e della moderna democrazia, dell’onnipervasiva forza del desiderio che lega gli uomini alla volontà della vita eterna, così come al potere terribile di dare la morte e di scegliere i propri morti.
Analisi e proposte, come quella di valutare la libertà effettiva non in base ai principi, ma alle conseguenze, che, con la forza delle immagini, degli esempi e delle argomentazioni, suscitano di continuo la reazione critica e dialettica del lettore, coinvolgendolo in un ideale dibattito sulla nostra preoccupante attualità.
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