Estratto del libro
La linguistica computazionale in questo mezzo secolo, pare, perché spontanea, abbia corso molte strade, quasi cercando di mirare all'intero orizzonte d'una "scienza pura" e completa dei fatti linguistici.
Ora però la globalizzazione aperta dalle reti delle comunicazioni commerciali, gestionali e tecnologiche, con le sue urgenze sembra offrire e imporre l'opportunità di una semplificazione linguistica, solo tecnologica, di cui sarebbe opportuno accontentarsi, se non altro per cominciare ...
Le lingue non nacquero dalle scienze linguistiche, ma istintivamente dalle primigenie urgenze vitali. "Prius esse dein philosophari": chi lo disse?
Quella che chiamo lingua disciplinata, non si riuscirebbe, per vari motivi, a derivarla da scienze linguistiche accademiche e professionali. Opino invece che vi si riuscirebbe partendo, come fanno le scienze della natura, da una osservazione di base primigenia, per ricercare le radici odierne e perenni, ossia i parametri generativi dell' espressione linguistica, cioè di quel parlare, che serve anzitutto il vivere. Ed è quindi ovvio che, trattandosi di dare inizio a una nuova infrastruttura sociale di comunicazione, la formulazione di una "lingua disciplinata" non potrebbe partire se non in sincronia su testi attuali di lingue attuali.
Quarta di copertina
Questo volume lascia intuire l'immane impresa intellettuale di padre Roberto Busa. Gli scritti qui contenuti e la bibliografia offrono mezzi e strumenti per molte generazioni di ricercatori, di scrittori e d'intellettuali. Noi stimiamo e ammiriamo padre Busa da oltre venticinque anni. Lo abbiamo ascoltato in numerosi nostri congressi internazionali. Ne abbiamo letto gli scritti. E lo ascolteremo e lo leggeremo, con gli uditori e i lettori di mille nazioni e di milioni di lingue. Per i prossimi decenni, e oltre. Ben oltre.
(Armando Verdiglione)
PARTE PRIMA
La conferenza all'Accademia dei Lincei, Roma 15.12.2005
I. Il rapporto ALPAC. 1966-1967
01. Premessa
02. Il rapporto ALPAC 1966-1967
07. Perché io mi trovai in sintonia
08. Certificazione di qualità
09. Inizi del trentennio di elaborazioni in équipes
13. La microanalisi portò al sistema lessicologico
14. Ulteriori approfondimenti
15. I due emisferi del lessico dell'Index Thomisticus
17. Perché oggi è possibile quello che non lo era ancora nel 1966?
18. Rispondo: per una radicale differenza di approccio
22. "Tradurre" infatti parte da un individuare "equivalenze"
II. L'insufficienza riconosciuta nel 1966 dall'ALPAC alla MT non inficia il Progetto LD
25. Rivisitando nozione e procedure di "Lingue Disciplinate"
31. Un nuovo significato di "ontologia"
33. Capacità illimitate del computer
34. Resti beninteso che...
III. Rivisito la nozione e le procedure delle "Lingue Disciplinate"
35. Soluzione radicale e gigantesca
36. "Equivalenze" complete più che traduzione parola per parola
37. Le varie tappe
43. Appendice 1. Che tipo di progressione nel comparare
44. Appendice 2. Quanto lavoro ne verrà indotto! Quante conquiste linguistiche!
45. Appendice 3. Su quali testi
IV Indice delle 135 pagine del Rapporto Alpac
PARTE SECONDA
Principali lavori di microanalisi informatica che portarono al Progetto LD
PARTE TERZA
Altri quattro scritti collegati
- Esposto previo agli accademici T. Gregory e G. Salvini
- Bolognesi, Dadda, De Maio, Gregory, L'opera eli Roberto Busa: più ampi spazi aperti dal computer all'ermeneutica
- Quasi a modo di testamento. Profezia o utopia?
- Le lingue disciplinate potranno rispondere alla sfida
della globalizzazione?
01. Introduzione
11. Nota 1
12. Nota 2
PARTE PRIMA I tre principi delle LD
13. Il primo principio delle LD
18. Il secondo principio delle LD
19. Sarebbe ciò davvero utopico? O solo nel senso che richiederebbe audacia?
20. Il terzo principio delle LD
28. Cosa vada perduto quando si "poti" un testo
31. Traguardo ultimo e specifico delle LD resterebbe una lingua universale ideografico-informatica
32. Nota
PARTE SECONDA. Ipotizzo le procedure in tre fasi
40. Prima fase: per ogni lingua microanalisi multipla di testi-campione conclusa dal loro "sistema lessicologico"
44. Di ciascun testo si costruisce il sistema lessicologico
45. Nota
47. Seconda fase: entro ogni lingua comparazione contrastiva a due per due dei testi e dei loro sistemi lessicologici
51. Da ogni lingua il suo ipersistema supremo
56. Terza fase: comparazione contrastiva tra gli ipersistemi di ciascuna lingua
PARTE TERZA
61. Previsione strutturata dei costi
69. Conclusione
PARTE QUARTA
La terza versione di Lingue Disciplinate: il metodo del Progetto non più la storia ma solo il metodo del Progetto
PARTE QUINTA
Bibliografia generale di padre Busa al 17 settembre 2006
Tavola di sintesi
Contributi video
Intervista all'autore sul libro "Rovesciando Babele"
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