Le cronache del famoso scrittore, nel suo stile inconfondibile, fra storia, sogno, memoria, immaginazione Estratto del libro
Il libro non esiste da sempre. Milioni di anni sono trascorsi senza libri. Forse che tra qualche migliaio di anni non ci saranno più? In ogni caso, per qualche centinaio di anni, tra l'invenzione di fuoco, agricoltura, città e il regno di robot e informatica, continuerà a comandare il nostro destino.
La guerra, la pace, la morte, il sapere, la bellezza, la follia, il piacere e l'amore, il culto dell' assoluto saranno stati ormai scritti nelle sue pagine. Il libro, i suoi derivati (la carta, il giornale, la scheda) e tutti gl'innumerevoli supporti in cui sono tracciati segni che veicolano un senso, sono stati la storia. Si sono confusi con la storia. Hanno edificato la storia più di chiunque e di qualunque cosa. Oggi, in un mondo conquistato e trasformato dagli uomini, il libro ci fa sognare e ci dà potenza.
Leggiamo per imparare, per istruirci, per capire. Leggiamo anche per sognare. Un altro mondo, che duplica il primo, nasce dalla letteratura, e soprattutto dal romanzo che, dall'ottocento a oggi, ha assunto proporzioni prodigiose, se non altro per la quantità. [...]
Per il piacere come per l'istruzione, per il divertimento come per il sapere o per la meditazione, il libro è insostituibile. Si dice che oggi sia minacciato dall'immagine e dal computer. Concedo tutto quello che si vuole ai nuovi regni della tecnica. Tuttavia spero, e credo, che il ruolo del libro sia lungi dall'essere terminato.
Quarta di copertina
Questo libro è una scelta fra le mille cronache di Jean d'Ormesson pubblicate dal 1969 a oggi. Perorazione per la lettura, riflessioni su una civiltà in mutamento, parole dettate dall'umore.
Con quel suo giubilo comunicativo, proclama il proprio amore per la letteratura, per l'arte, per la vita. Parla dei propri viaggi, reali o immaginari, e convoca via via il pittore Raffaello, lo scienziato Georges Dumézil, il tennista John McEnroe o la giraffa di Carlo X.
C'è chi ha detto che "è il libro che meglio permette i giochi fecondi del ricordo, del sogno, dell'immaginazione".
Le cronache ora erudite ora entusiastiche ora polemiche seducono con la loro freschezza, sorprendono per la loro attualità. Venti o trent'anni dopo, continuano a trasportarci sia fuori dal tempo sia nel cuore del nostro tempo. Con il piglio sicuro dell'autobiografia, disegnano il ritratto dell'autore, vagabondo che cammina sotto un ombrello bucato, testimone ironico e incantato del mondo che lo circonda.
PREFAZIONE
PELO DA GRATTARE, NEL SENSO DEL PELO
Mio aguzzino, amore mio
Frank, ancora e sempre
Un po' di pariginità
Gabriel Matzneff. Un cultore di bellezze
Philippe Sollers. Il primo della classe
Patrick Besson o la gloria del mascalzone
LE IDEE CONDUCONO IL MONDO
Kantorowicz. Grandi anime, grandi esercizi
Due uomini per l'eternità
Ha sollevato un lembo del grande velo
Raymond Aron. Un maestro del rigore
Lo stupore di essere
Un rivale di Sartre, Michel Foucault
Todorov. Orrore del male, ambiguità del bene
Mio Dio! È un guanto!
Fumaroli. L'esprit de joie
IL SALE DELLA TERRA
Rileggere il Tartufo di Molière
Joseph Joubert. Un'assenza di opera monumentale
Chateaubriand a Venezia
Tomba per un genio
Sainte-Beuve va a donne
Balzac, poeta del reale
La cameriera della baronessa Putbus
Paul-Jean Toulet
Non ha mancato un solo perdono
Il furore della bellezza
Un cetriolo con le visioni
François Mauriac. Tormenti e grandezze di un cristiano
Mauriac tra il male e la grazia
Il solitario del Palais-Royal
Un fiume di umanità
E adesso, il Nobel!
L'Omero di Buenos Aires
Nessuno è+ perfetto
Mistero e luce di Borges
Cuentos metafisici
Roger Caillois. Tra l'immaginario e l'ordine
Aragon. Lo specchio del secolo
Yourcenar o l'altitudine
Un picaresco accademico
La gloria di Kléber Haedens
Jorge Amado, una perdita irreparabile
Un appassionato del disastro
François Nourissier. Una terribile lucidità
Regina perduta senza collana
Mchel Mohrt. Romanziere del mare
LE PASSIONI DEL CUORE
La bella delle belle
Una grande passione letteraria: Benjamin Constant e Germaine de Staël
La leggenda rosa e nera delle sorelle Mitford
LA GLORIA DELLE ORIGINI
In onore di Dumézil
La verità di un bugiardo
Una vocale dimenticata
Un crocevia di civiltà
Un tesoro per sempre
Misteri e chiarezza delle origini
Le trombe e le aquile o la gloria di sir Ronald
Il miracolo della neve
Una feconda catastrofe
Fernand Braudel o la totalità
FELICITÀ DEI LIBRI
Elogio del libro
Viva i librai!
Un signore delle lettere
“I am James Joyce”
UNA GRANDE MALATA
La Francia malata della propria lingua
Voi come lo scrivete?
Bernard Pivot ha un'idea geniale
Una religione di stato
IL VECCHIO PRINCIPE SALINA GUARDA CLAUDIA CARDINALE
Era yawr
Da Bresson a Manet
Tre felicità, finalmente!
Venezia, lato corte
RICORDI, RICORDI...
Il ricordo di mio padre
Il ricordo di mia madre
Saint-Fargeau
Una casa per vivere e una casa per morire
Una scuola da leggenda
I normaliens
Paul Morand, un improbabile nonno
L'affaire
Marguerite Yourcenar fra tradizione e rivoluzione
Anzitutto, niente giornalismo!
NON IMPORTA COSA
Ha detto cultura...?
Il più bel collo di Carlo X
Il fascino di Jardin
Roland-Garros: McEnroe e Lendl in finale. La gloria per procura
“Non importa cosa...”
AMANTI, FELICI AMANTI, VOLETE VIAGGIARE?
Venezianamente
Venezia somiglia all'agata
Giorni d'autunno in Toscana e dintorni
Un bel viaggio
Ritorno a Rio
Una presenza francese
Fiume degli dèi e dei morti (1)
Fiume degli dèi e dei morti (2)
Ritorno a Borobudur
Bisogna salvare Dubrovnik!
Camargue
Padre Rimbaud e altre storie
Sorprendenti viaggiatori
Lettera da Famagosta
Tanti baci da Kokona Echi di stampa
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11/07/2009 - Conquiste del Lavoro
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30/06/2009 - Diva e Donna
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01/06/2009 - Style Magazine (Mensile del Corriere della Sera)
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08/05/2009 - Corriere della Sera
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09/04/2009 - Anna
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01/02/2009 - la Rivista dei Libri
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