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Dal diario di un cane

Zoom della copertina
Oskar Panizza
a cura di Giovanni Chiarini
Dal diario di un cane
Anno: 2011
Pagine: 127
Prezzo: € 12,00
Dimensioni: cm 14,0x21,0
Legatura: Brossura con alette

Collana: l'alingua
ISBN: 9788877708953

Con illustrazioni originali.
Traduzione, note e saggio di Giovanni Chiarini.

Parodia: trotterellando e girovagando, un bassotto tedesco dichiaratamente "luterano" osserva il mondo degli umani che gli risulta nuovo.
Panizza racconta la follia e l'assurdità del genere umano attraverso gli occhi di un piccolo cane di campagna che, dopo essere stato venduto a un nuovo padrone, arriva in città. I suoi pensieri, dapprima svagati, si fanno via via più penetranti.
Il bassotto analizza, suddivide e classifica tutto ciò che gli passa davanti. Gli occhi che guardano e osservano sono quelli di Panizza, che opera un capovolgimento divertente e insieme provocatorio. In questo gioco dell'assurdo gli umani sono rappresentati come animali e gli animali, di cui il piccolo cane è inconsapevole portavoce, sono provvisti di razionalità e di sentimenti. Ne risulta un diario che è un interessante specchio della nostra vita, in cui troviamo non soltanto le riflessioni del bassotto sull'ingrata vita da cane fatta di calci, di costole rotte, di qualche affettuoso gesto del padrone, di ossi rubacchiati qua e là, ma anche considerazioni sulla società, sull'eros, sulla religione, sulla morte, sulla natura, espresse con leggerezza e ironia e scandite dall'instancabile trotterellare del cane.
Questa edizione è arricchita, oltre che dalle illustrazioni originali, da un saggio di Giovanni Chiarini, che ne ha realizzato la traduzione e che da anni offre al lettore italiano la possibilità di cogliere il valore di questo eccellente letterato vissuto tra l'ottocento e il novecento.

Estratto del libro
Sono stato venduto al mio nuovo padrone. Vengo dalla campagna. Da ieri sono in città. Tutto è nuovo per me e si affolla alla mia mente in forma di impressioni singolari. Posso dire che da ieri mi sento un vero cane. Ora penso. Prima facevo tutto inconsapevolmente. Vedo che il pensare è un lavoro che spesso procura dolore. Mi inquieta molto capire che il pensare non è un'attività volontaria. Non riesco più a essere felice come prima, in compenso sono più orgoglioso... (vedi l'anteprima)

Quarta di copertina

"Da dove provengono i pensieri? Credo che ci sia un animale, qui, infilato sotto la testa, intento ad attendere a questo indefesso quanto faticoso lavoro. Ciò che resta è, a quanto credo, questo animale pensante che mi costringe a riconoscere come cosa mia il lavoro fatto da lui. Dunque il cane si compone di A + B, cioè di Cane + Non-Cane. Ed è proprio il Non-Cane a dirigere tutta la faccenda. Che inganno! Che infamia!". Questo bassotto tedesco, dichiaratamente "luterano", non riflette soltanto sull'ingrata vita da cani fatta di calci, di costole rotte, di qualche affettuoso gesto del padrone, di ossa rubacchiate qua e là, ma nel suo peregrinare per la grande città non cessa di stupirsi della insensatezza umana, dei modi in cui gli esseri umani conducono la loro effimera esistenza, alla quale oppone la propria complessa interiorità. Il suo diario risulta quindi denso di considerazioni sulla società, sull'eros, sulla religione, sulla morte, sulla natura espresse con la leggerezza, l'ironia e la curiosità scandite dall'instancabile trotterellare del piccolo animale: in breve un interessante specchio della nostra vita!

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