I padroni del nulla, officianti, burocrati, funzionari, professionisti, governanti, mettono ovunque la vita civile in pena. Messaggeri e missionari del nulla, portano morte e rovina, imponendo il loro cannibalismo e la loro barbara dittatura. Idealmente e tragicamente, in nome del nulla, nel loro esercizio del potere ideale come potere del nulla, vogliono togliere la parola a profitto del loro discorso finale.
La parola è originaria, libera, leggera, arbitraria, integra, nella sua dissidenza, nella sua esperienza, nella sua qualità. È indominabile, imprendibile, inassumibile. Il suo rinascimento e la sua industria instaurano la modernità, che rende evanescente il fumo del nulla, lo dissipa. Dissipa il fumo del purismo e del radicalismo, il fumo dell’idea pura e radicale, dell’idea penale come idea salvifica.