Perché, nonostante il nostro paese abbia il più alto tasso d’imprenditorialità del pianeta, gravano ancora tanti pregiudizi su chi corre il rischio d’impresa? Che ne è dello statuto dell’imprenditore nelle richieste incessanti di adeguamento a normative europee, nazionali e regionali basate su modelli industriali standard, assolutamente distanti da un tessuto economico costituito al 95% da aziende medio-piccole? Questo libro offre strumenti d’intelligenza e di lucidità alle imprese che non hanno bisogno di “fare sistema”, di essere assimilate e mortificate nella loro particolarità e nella loro specificità per aderire a modelli ideali, e che possono trovare una bussola nel mare magnum della rivoluzione digitale, Industria 4.0. Gl’imprenditori non sono una categoria sociale e professionale, ma uomini e donne che pensano, leggono, s’informano, donne e uomini in viaggio, che compiono una battaglia ciascun giorno per la qualità della vita nell’ambiente di lavoro, e non solo, e per la valorizzazione delle eccellenze dei loro prodotti e servizi, avvalendosi sì delle nuove tecnologie, ma senza farne la panacea per la soluzione di tutti i problemi. A questi imprenditori è dedicato questo libro, perché ciascuno di loro possa dare un contributo alla città e alla civiltà, senza più accettare nessun genere di conformismo del pensiero, nessun ideale di società, di città, d’impresa, di vita, a scapito di un altro. La rivoluzione dell’imprenditore è la rivoluzione intellettuale dell’Italia, paese di arte e di cultura, paese di scienza e d’ingegno, che non può più prendere a prestito un’ideologia d’impresa, intrisa di luoghi comuni, che minaccia la fine dell’impresa, ne promette la salvezza, mentre in realtà giova agli assetti che si profilano in Europa e nel pianeta. Nato dalle interviste a Armando Verdiglione, scienziato, cifrante, fondatore della cifrematica, che ha dato il suo apporto a centinaia d’imprenditori sulle questioni nodali dell’impresa oggi, questo libro può divenire la base per la rivoluzione intellettuale dell’impresa in Italia e in Europa.
Intervista a cura diAnna Spadafora Prefazione diMarco Maiocchi