Estratto del libro
Non c'è più la guerra calda e non c'è più la guerra fredda. Ma neppure la pace.
Incombe, sempre, su tutti, una strana guerra – appunto, tiepida –: incombe nel mondo con il tira‑e‑molla delle armi e del negoziato sul controllo delle armi; incombe in Italia, perché se il terrorismo si è spento, la mafia e le altre consorterie sono più accese che mai.
E poi è guerra tiepida per tutto: per far rispettare a Mosca i diritti civili dei Sakarov, come per far rispettare a Roma i doveri fiscali dei professionisti. Questo diario non è, quindi, giorno per giorno e neppure settimana per settimana.
Sono fogli strappati e riuniti "per casi": i fronti della guerra tiepida che stiamo vivendo.
Quarta di copertina
È un diario dei giorni che stiamo vivendo: né di guerra calda né di guerra fredda, ma neppure di pace. In Italia e nel resto del pianeta. Dalla mafia ai missili. D'Agata si è avvalso di un osservatorio d'eccezione come la Rai, dal quale può scrutare ogni angolo del mondo; e di un mezzo d'eccezione come la radio, dal quale si rivolge quotidianamente a ogni angolo d'Italia. Nel suo diario sfilano quindi Gorbaciov e Reagan, Cossiga e Craxi, Andreotti e Negri, Gelli e Muccioli, Pazienza e Agca. E lui li tratta con un distacco divertito (e divertente) che fa di questo diario un documento veramente insolito.
Il giorno prima
‑ I megatoni sono tra noi
‑ Le testate di Andropov
‑ A Ginevra si cambia
‑ Da Stalin a Stalin
‑ La rivincita di Cernenko
‑ Controllo anti‑Reagan
‑ Le anime vive
‑ A Gorky con amore
‑ E per lui parlò la Pravda
‑ Welcome Gromiko
‑ Ronnie‑bis
‑ Il sacco di Washington
‑ Tregua no stop
‑ Ammalarsi al Cremlino
‑ Le maschere anti‑missili
‑ Vivere con Gorbaciov
‑ A Mosca cieca
‑ Armi in tavola
Andreotti humanum est
‑ La primula bianca
‑ Quarant'anni e non è che l'inizio
‑ Il solito dribbling?
‑ C'è giudice e Giudice
‑ Disuguale per tutti
‑ Più bianco del grigio
Lupare bianche e nere
‑ Gelli, nessuno, centomila
‑ La dama di compagnia
‑ In lista d'attesa
‑ Longo arrivederci
‑ E se li "sloggiassimo"?
‑ "Forti e liberi"
‑ L'ultimo volo di Sindona
‑ Andata e ritorni
‑ Go home, italiani
‑ La caduta dei diavoli
‑ Pentiti eccellenti
‑ Che Pazienza!
‑ Cauzione a perdere
‑ Quelli della loggia accanto
L'Italia dei delitti e dei perdoni
‑ Erano proprio brigate: e rosse
‑ Tony Negri e i samurai
‑ Impunità parlamentare
‑ Terrorista per sentito dire
‑ Professore, dica lei
‑ Squalificato a morte
‑ Stragi: e 904!
‑ Attenti a quei due
‑ Sbagliando s'impera
‑ Parigi o avara
‑ Seconda Linea
‑ Manette in primo piano
‑ Quello "sgraziato" di Peci
Storie di straordinaria follia
‑ Italiani brava gente
‑ Pietà per chi vola
‑ Ebe e ebbe
‑ Livorno docet
‑ Pratiche e brioches
‑ Il padre punitivo
‑ La legge di San Patrignano
‑ In tribunale veritas
‑ In nome di Dio
‑ Chi si firma è perduto
‑ Achtung Longanesi
‑ Muccioli Grand Hotel
‑ Gheddafi‑show
‑ Il sesso dei muscoli
‑ Paese reale e paese illegale
‑ Atipicamente vostro
‑ Grazianeddu amore mio
‑ Due cuori e una condanna
‑ Carlo & Diana
‑ Hitler: la paura fa 96
‑ Ebe e non ebbe
‑ Agcà, l'agnello grigio
‑ Criminal tifo
‑ Il luppolo di Liverpool
‑ L'asino d'oro
La comunità degli intassabili
‑ Pagare è bullo
‑ Le nausee di Visentini
‑ L'apolide fiscale
‑ Sciopero, ergo risparmio
‑ Fatture di bronzo
‑ Torino in fiamme (gialle)
Il sinistra‑centro
‑ Sblocco storico
‑ Primo Craxi
‑ Fra i partiti e lo Stato
La scala è mobile: va fermata
‑ La prima volta
‑ Il referendum di San Valentino
‑ No, sinceramente no
Il sistema impolitico
‑ Il cielo in una stanza
‑ Il galateo parlamentare
‑ Chiusura estiva
‑ L'autunno freddo
‑ Fatti in là
‑ L'arroganza del dovere
‑ A Camere scoperte
Il colle più irto
‑ Il bianco muove
‑ I rogiti del Quirinale
‑ Cossiga come De Nicola?
‑ Un'aula sarda e ligia
‑ Cera una volta Pertini
‑ Viva la gente
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