Estratto del libro
Ecco di nuovo raccolti, e accostati, alcuni testi e discorsi. Gli uni già vecchi, gli altri recentissimi. Si presentano da soli in una cronologia, sempre illusoria. Ruotano intorno a qualcosa che dev'essere preservato; qualcosa che un giorno forse potrà "esporsi". Ma la fuga del tempo e il cumulo degli argomenti più eterocliti ci obbligano a ritagliarli come data, a contornarli in un certo modo così che l'ombra portata non si trovi mai dove ci si aspetta. Testi che sono spesso - ingenua presunzione? - la trascrizione di uno stato di cose sempre indicibile [...].
Testi messi alla prova per epurarli da ogni "babelismo". Se resta qualcosa dopo questa operazione può trattarsi non del detto o della parola ma di un al di qua del dire: lalangue nell'accezione di Lacan. A questo livello si avvia ogni lavoro efficace. E se non resta nulla vuol dire che era soltanto un miraggio!
Da Babele alla Pentecoste. E cioè nell'apparente confusione delle lingue vengono costruiti fragili ponti da un eteroclito all'altro per creare passaggi, itinerari, linee di senso. Speranza accordata alle decifrazioni contraddittorie, agli intrichi di stile affinché la tenda si schiuda almeno per un istante su uno spazio di gioco, sul "luogo" per eccellenza, così che possano realizzarsi veri incontri.
Quarta di copertina
In questo mio libro non si tratta di un testo scritto da cima a fondo ma semplicemente di episodi, scritti o parlati, che indicano alcuni stati di cose, alcuni eventi inclusi in un campo di lavoro sempre da esplorare. Proposizioni, constatazioni, barlumi radenti per mettere in rilievo ciò che troppo spesso nella luce sparisce. Ogni giorno il flusso o il riflusso delle cose, degli eventi: siamo in posizione di raccogliere, di accogliere qualcosa che non ha corso fra le abitudini della gente. Questo richiede una certa precauzione, forse un'ascesi, certamente un'analisi: non semplicemente come si usa dire un"'analisi personale" ma l'analisi permanente di qualcosa dell'ordine del sapere, dell'ordine dell'accumulato. Niente di più fallace, di più mortifero dei discorsi puramente ideologici.
Prefazione all'edizione italiana
Analisi dell'ambiente che circonda il malato nel quadro della terapia istituzionale (1957)
La partecipazione dell'infermiere alla psicoterapia (1958)
I club terapeutici (1959)
Progetto per un incontro tra psicanalisti di città e psichiatri ospedalieri (1963)
Psichiatria e politica. Posto della psicoterapia istituzionale (1973)
Psicoterapia istituzionale e semiotiche (1974)
La psicosi, l'istituzione, la morte (1974)
Le undici di sera a La Borde ovvero le disavventure dell'etica (1975)
Sulla pratica (1975)
Sesso e psicosi (1975)
A proposito della psicosi (1976)
Il tempo e la psicosi (1976)
Droga, psicosi e linguaggio (1976)
Isteria e scienza (1977)
Violenza e malinconia (1978)
Il superìo 1. (1979)
Il superìo 2. (1980)
Dimenticanza e verità (1980)
La schizofrenia e il transfert (1980)
Il tempo e l'oggetto (1981)
La Pentecoste (1981)
Senso e cultura (1982)
Per non concludere
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