Dieci anni dopo la sua edizione in Francia (1979), viene pubblicato in Italia Il mondo è invivibile, la raccolta di articoli, cronache, interviste e riflessioni, che Ionesco ha scritto, rilasciato e trascritto sul mondo, sull'attuale e sullo sgomento: sull'assenza di significazione, sulla presenza reale dei demoni, sul declino dell'Occidente. Estratto del libro
L'uomo in questione
P.‑A. B. "Se le si chiedesse di farsi, oggi, il ritratto come ha fatto nei libri e sui giornali, in Presente passato e passato presente, come si racconterebbe?"
E. I. "È molto complicato. Io non so. Non so chi io sia. Non so che cosa io faccia qui. Non so da dove io venga né dove vada.
Mi è successo di combattere per cose in cui ho creduto mediamente; lotte politiche. Ho scritto anche alcune pièces più o meno politiche per la libertà, contro il Male, nella pièce Assassino senza movente... Ho creduto soltanto mediamente in tutto ciò che ho fatto e scritto. Per la semplice banalissima ragione che, come diceva Jean Gabin: 'Siamo qui soltanto di passaggio'. E, in questo, Jean Gabin si univa ai più grandi e ai più profondi filosofi e ai mistici". [...] Credo che anche
(Dalla conversazione con Pierre‑André Boutang e con Philippe Sollers, luglio 1978)
Quarta di copertina
Questo libro, essenziale all'intelligenza del testo di Ionesco, può finalmente essere letto in Italia, dieci anni dopo la sua edizione in Francia.
"Niente mi scoraggia, nemmeno lo scoraggiamento", scrive Ionesco. Ciò vale a dare il tono di questo libro. Ionesco scrive anche: "Nonostante so chi io sia. Non so che cosa io ci faccia qui".
Questi articoli, queste cronache, queste interviste colpiscono per la loro insistenza stessa a dire e a ridire lo sgomento, l'assenza di significazione, la presenza reale dei demoni, il declino dell'Occidente, diventato vero e proprio sbandamento, la paura della morte.
Perciò la politica e la polemica cedono sempre il posto all'ossessione dell'infanzia, ai sogni, ai ricordi, ai fantasmi. Chi altri mai sa mettere tanta lealtà per dire semplicemente la propria angoscia e il proprio sgomento?
L'uomo in questione
Cultura e politica
Discorso di apertura del Festival di Salisburgo 1972
Liberiamoci delle nostre idee
Tutto da ricominciare?
Mi è sempre più difficile...
Qualche nuova ragione di disperare
Un mese più tardi
Monologhi e messa in scena di certi sogni
Myriam e altri
Il dottor I.V. arriva in Francia
Paura dell'utopia
Eventi inspiegabili che mi sono capitati
J'accuse...
Questi americani antiamericani
Contro i registi censori
Stalin: l'archetipo del tiranno
Lettera a M.
Abbasso i politicanti
La Cantatrice vent'anni dopo
Giobbe e l'eccesso del male di Philippe Nemo
Mirò, l'unico pittore che osi dimostrare a Dio che si è sbagliato
Il mondo è invivibile
Paul Goma
Il 31 agosto 1978 Echi di stampa
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05/04/1994 - La Voce di Mantova
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05/04/1994 - La Voce di Mantova
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25/10/1990 - Il Cittadino
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05/04/1990 - Il Lavoro
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13/10/1989 - Avvenire
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